Benevento-Cosenza 2011: il tributo di Stefano Fiore a Piero Romeo, il capo degli ultrà

Stasera (stadio “Ciro Vigorito”, ore 21, diretta RaiSport) si gioca una classica del calcio meridionale, Benevento-Cosenza. I giallorossi hanno ancora qualche speranza di acciuffare la Serie A diretta, magari contando in qualche risultato negativo di Brescia, Lecce e Palermo mentre i Lupi, ormai salvi, giocano con la mente libera e un occhio ad un possibile “colpaccio” che potrebbe significare aggancio alla zona playoff.

La terzultima volta che il Cosenza Calcio ha giocato a Benevento è stata lunedì 28 febbraio 2011, davanti alle telecamere di RaiSport 1, nel campionato di Serie C. Un’annata maledetta per i Lupi, che precipitarono in Serie D dopo aver beccato addirittura sette punti di penalizzazione per gli stipendi non pagati ai giocatori. L’ultimo “regalo” di Peppuccio Pagliuso alla città… Ma non è per rievocare questa “disgrazia sportiva” che scriviamo. Quella sera a Benevento il Cosenza Calcio e tutta Cosenza sportiva ricordavano Piero Romeo, che aveva lasciato questa vita appena qualche giorno prima, martedì 22 febbraio 2011.

Il capitano del Cosenza all’epoca era Stefano Fiore, che aveva deciso di rimanere in rossoblù nonostante quell’annata allucinante. Ed era stato proprio Stefano a pensare al modo migliore per ricordare la memoria di Piero. Dopo appena dieci minuti di gioco il nostro Campione segna un eurogol alla sua maniera ed espone una maglietta dedicata a Piero con la scritta “Ciao Piero, cuore rossoblù”: un momento di grandissima emozione che Cosenza e i cosentini non hanno dimenticato. Sugli spalti erano esposti due striscioni in ricordo di Piero Romeo; da parte dei cosentini, “Un Pezzo di storia, di curva, di cuore, ciao Piè”; da parte dei beneventani “Onore a te Piero”.

Dai documenti de La Terra di Piero, l’associazione nata per ricordare la sua figura e che ha fortemente voluto il Parco a lui intitolato nella centralissima via Roma, ecco il profilo dell’indimenticabile “capo degli ultrà”. 

Sconosciuto a pochi e certamente amato da tutti, Piero Romeo, leader indiscusso degli ultrà del Cosenza, è stato amico e fratello di molti, compagno degli ultimi e degli emarginati, per i quali avviò in città la prima “Mensa dei Poveri”.

Un uomo comune con l’anima preziosa di pochi. Piero fu protagonista di tante iniziative, che può sembrare riduttivo definire di volontariato o di impegno sociale. Con la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile in tutta la comunità sportiva e in quella legata ad opere di solidarietà del nostro territorio. Insieme al suo amico fraterno e presidente de La Terra di Piero, Sergio Crocco, sulla spinta di Padre Fedele, visitò il Centrafrica, la provincia di Paoua e vide la miseria, quella vera.

Il ricordo di quella esperienza e la grande carica di umanità e fratellanza condivisa negli anni con il suo più caro amico non lasciano dubbi a Sergio: bisogna continuare l’opera di Piero Romeo. E quell’opera continua ancora oggi, ormai da otto anni, e Sergio proprio in questi giorni si trova in Africa per portare sollievo a chi soffre.