Calabria 2021, ma siete proprio sicuri che si voterà il 14 febbraio?

Grandi manovre per il rinvio delle elezioni in Calabria. Sia dal centrosinistra ma sostanzialmente anche dal centrodestra, tutti inevitabilmente in chiaro e netto ritardo nel preparare le strategie elettorali e nel cercare e trovare candidati credibili. D’altra parte, qui il problema sta proprio nella credibilità. Può essere credibile un decreto firmato da un tale che si chiama Spirlì, del quale ride tutta l’Italia? E come si fa a trovare caterve di candidati in piena pandemia e sistemare tutto entro un solo mese per arrivare pronti all’appuntamento di San Valentino tanto caro a Spirlì e a chi gli ha ordinato di firmare il decreto?

Diciamocelo francamente: qui l’unico che crede veramente al decreto sembra essere Carlo Tansi, che si sta sbattendo come un forsennato per trovare le firme necessarie alla presentazione delle sue liste e i candidati da mettere in campo ma gli altri fanno tutti finta. Sì, certo, anche il centrodestra, che ancora non ha deciso un bel nulla e che ancora si e no ha convocato solo una mezza interpartitica. Troppo poco per credere che siano davvero convinti di andare a votare fra meno di due mesi.

Quanto al Pd e al M5s, abbiamo appreso che i cosiddetti “partiti minori” del centrosinistra sono pronti a consegnare nelle mani dello Spirlì di cui sopra un documento per chiedere che sull’opportunità di celebrare le elezioni il prossimo 14 febbraio si esprima il Comitato tecnico scientifico. Si tratta di un’iniziativa “ufficialmente” non condivisa dal Pd e dal Movimento 5 Stelle, ma comunque portata avanti da forze come Articolo 1, Psi e Verdi, che sono notoriamente funzionali agli impresentabili del Pd. Altre adesioni potrebbero arrivare nelle prossime ore perché la disponibilità a sostenere tale posizione è stata chiesta anche a Italia Viva, alle Sardine e al movimento “Calabria Aperta” e anche questi soggetti in Calabria vengono, alla fine, considerati organici al Pd. La richiesta poggia sulla convinzione che la possibilità di una terza ondata pandemica sia dietro l’angolo ma la verità è che nessuno è pronto. Con buona pace anche per l’impavido Tansi, che magari si potrà concedere una tregua natalizia e rinviare anche lui l’appuntamento con la presentazione delle sue “terribili” liste. I tempi della politica, d’altra parte, sono sempre dilatati e i nostri politici – e che ve lo diciamo a fare? – sono imbattibili nell’arte del… rinvio.