Calabria Verde, Morra scende in campo: meglio tardi che mai

Tanto tuonò che piovve. Dopo una “riflessione” abbastanza lunga, il senatore del Movimento Cinque Stelle Nicola Morra ci ha onorato di un suo scritto su una delle battaglie che conduciamo da mesi: Calabria Verde.

In effetti, bisognava proprio essere “indiani” (nel senso del gioco) per non vedere tutto il marcio che si nasconde in questa torbida vicenda.

Meglio tardi che mai.

«Lo scandalo della gestione di Calabria Verde, su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Catanzaro, vede la Giunta pesantemente coinvolta con risvolti che potrebbero essere traumatici».

A dirlo è Nicola Morra, portavoce al Senato del M5S che ne ha anche per il presidente della regione Calabria.

D'Acri e Oliverio
D’Acri e Oliverio

«Oliverio e il suo gabinetto erano a conoscenza dello sfacelo che si stava consumando sotto la gestione Furgiuele e hanno difeso il direttore generale uscente sino all’ultimo»

Il senatore Morra spiega: «Stipendi e benefits faraonici, gare di appalto pilotate e attenzionate anche dalla DDA, forniture milionarie date sempre alle stesse persone: tutto è avvenuto mentre la nuova Giunta era già in caduta».

Il pentastellato così prosegue: «Nessun provvedimento, al netto delle dimissioni di Furgiuele, è stato preso nei confronti dèi dirigenti indagati da parte dell’esecutivo regionale»

Morra conclude con un appello alla magistratura: «È una vicenda vergognosa rispetto alla quale auspichiamo che la magistratura scopra il livello politico superiore che ha consentito e tutelato questi brogli»