Calenda-Graziano-De Nisi: “Azione” senza regole e senza vergogna

CALENDA, GRAZIANO, DE NISI, AZIONE SENZA REGOLE E SENZA VERGOGNA

Sul Superbonus 110% e gli altri bonus legati all’edilizia il Consiglio dei ministri ha varato un decreto che, dalla sua entrata in vigore, blocca lo sconto in fattura e la cessione dei crediti. Inoltre si spegne sul nascere l’esperienza, da poco avviata da alcuni enti pubblici, di acquistare i crediti incagliati: non potranno più farlo. 
In questo modo non potranno più essere utilizzate le due opzioni alternative alla detrazione.
Il leader di Azione, Carlo Calenda, parla in una intervista all’agenzia AGI del Superbonus 110% e non ha dubbi: “Approvo la linea del governo”. Dunque, ricapitolando: sì allo stop dello sconto in fattura e della cessione del credito per i nuovi lavori e allo stop per alcuni enti pubblici di acquistare i crediti.

Fino a questo punto sembrano lineari e chiare le intenzioni e le dichiarazioni del leader di Azione, se non fosse che in Calabria due suoi nuovi acquisti, e cioè i due saltimbanchi recidivi consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Francesco De Nisi, approdati da poco in Azione, si fanno promotori di una legge a riguardo, tant’è che viene pubblicizzata, oltre a comunicati stampa, anche sui social dal Generale, graduato in insipienza, Giuseppe Graziano e recita cosi:

“… La prima decisa iniziativa legislativa del Gruppo di #Azione in Consiglio regionale, CONDIVISA DAL SEGRETARIO CARLO CALENDA e dalla presidente Mara Carfagna, è stata quella di promuovere una legge che tende a sbloccare l’economia e le risorse per le imprese calabresi. È una proposta legislativa fortissima che è stata incardinata nella IV commissione consiliare su iniziativa mia e del collega Francesco De Nisi. Vogliamo che sia la Regione a compensare i debiti fiscali accumulati dalle imprese che hanno avviato i lavori di ristrutturazione edilizia usufruendo del bonus edilizio 110%, ma che da tempo sono fermi per l’impossibilità di cedere i crediti fiscali maturati. Cosa fa la nostra proposta di legge? Consente alle imprese di proseguire nella loro attività imprenditoriale e a tanti operatori del settore di continuare a lavorare portando uno stipendio a casa, tutto questo dando seguito alle politiche di risanamento energetico. Mi sembra un’ottima cosa, vero?…”. 

Fin qui il Generale graduato in insipienza. Ma come? Il segretario di Azione Calenda si dice d’accordo con Giorgetti e la Meloni per bloccare le cessioni dei crediti e l’acquisto da parte di enti pubblici e i nostri temerari o dilettanti allo sbaraglio – scegliete cosa vi piace di più – si fanno promotori di una legge che è l’esatto contrario di quello che dice il loro segretario nazionale?

E non solo… perché peraltro viene vantata come prima iniziativa legislativa del Gruppo di Azione in Regione. Cose da far rabbrividire e far restare attoniti chi segue la politica e questi politicanti da strapazzo senza regole e senza vergogna.

Grandi contraddizioni come il fatto che il partito di Calenda e Renzi in Calabria governa insieme alla coalizione di centrodestra di Occhiuto ed in Puglia invece governa con il centrosinistra con il governatore Emiliano. E i servi sciocchi consiglieri comunali del Generale, ora che faranno? Vincenzo Scarcello e Gennaro Scorza provenienti dall’Udc approdati da poco in Italia al Centro con conseguente formazione del gruppo consiliare, ora faranno un’altra vergognosa piroetta passando dopo solo pochissimo tempo all’altro attuale partito di Azione? L’altra consigliere comunale e provinciale Adele Olivo sembra essere più scaltra e defilarsi da questo vergognoso balletto di piazzamenti eseguiti solo per scopi di futuro mantenimento di potere personale, che nulla hanno a che vedere con le ideologie politiche e la dedizione al bene comune al servizio dei cittadini.