Capodanno, Occhiuto re dei depilados: dov’è l’opposizione? (di Giovan Paolo Parisio)

di Giovan Paolo Parisio

L’adunata oceanica che il Sommo Sindaco-Architetto, ora anche Incommensurabile Impresario di spettacoli, è riuscito a mettere in piedi, ottenendo un bagno di folla che -costatoci quasi 100.000 euro per far esibire un giovanotto spagnolo, autore di due soli tormentoni estivi trash – non toglie nulla alla bruttezza ed alla inutilità della piazza.

Ne amplifica, anzi, quell’aspetto populistico e, ormai sempre meno, larvatamente autoritario che hanno le opere ed i pensieri del Sommo. Anche Mussolini, dopo aver fatto abbattere un intero quartiere medioevale e rinascimentale, inaugurò, con un’adunata oceanica, via dei Fori Imperiali.

Anche Perón si affacciava sulla folla, dal balcone, ogni qual volta faceva passare, o voleva far passare, qualche provvedimento legislativo autoritario. Se Perón arringava le folle plebee di descamisados (letteralmente scamiciati), il Sommo, ora, si affaccia su masse di depilados (letteralmente depilati, donne e uomini) che costituiscono un blocco sociale, culturale ed ideale altrettanto vasto, impressionabile e fortemente emotivo, disponibile a qualsivoglia avventura politica ed elettorale.

Peron a Plaza de Mayo

A Cosenza, il Sommo è riuscito ad interpretarne i desideri, i bisogni, le aspettative e le speranze, bisogna farsene una ragione. Noi continueremo a dire, nonostante tutto, che le opere ed i provvedimenti degli Amministratori pubblici, in democrazia, non devono essere sottoposti ad approvazione plebiscitaria diretta della folla, delle masse plaudenti di depilados nelle piazze di cemento o in quelle virtuali del web.

La nostra, per volere dei costituenti antifascisti, è una democrazia rappresentativa nella quale non decidono, per fortuna ancora, le masse, ma i rappresentanti del popolo eletti nei consigli comunali e regionali e quelli eletti alla Camera ed al Senato.

Il vero problema politico di questa città è che non esiste l’opposizione, quella istituzionale e quella sociale, e non c’è nessuno, escluse rarissime eccezioni, che lo faccia. Un consigliere del Pd, tale Marco Ambrogio, dal modesto concerto di musica classica tenutosi presso il Teatro Rendano chiosa su fb: “Gran Concerto di Capodanno!!! Questo deve essere il Teatro Rendano!!!”, manco fosse l’addetto stampa del Sommo e non un consigliere d’opposizione.

Della sedicente società civile basti pensare a quel che dice, sulla sua bacheca fb, uno dei candidati in pectore della sinistra radicale alle ultime elezioni comunali, il già senatore Pds Massimo Veltri: “Possiamo parlare di tutto, vederla come vogliamo ma c’è poco da fare, il popolo vuole godere. E ha pure ragione. O no?”.

E gli altri? Tutti zitti, nessuno che dica, o che abbia detto, alcunché. Complici in affari o solo annichiliti dalla potenza di fuoco mediatica del Sommo? L’adunata oceanica di depilados a Cosenza, in ogni caso, non monda la piazza ed il suo artefice dai peccati originali, e successivi, e, soprattutto, non è abilitata ad ungere nessuno in nome di chicchessia.