Cassano. I genitori contro l’accorpamento delle scuole

I GENITORI DI CASSANO ALL’IONIO CONTRO L’ACCORPAMENTO DELLE SCUOLE

Il ricorso presentato dal sindaco di Castrovillari al TAR, e accolto da quest’ultimo, contro il dimensionamento scolastico nella cittadina amministrata da Lo Polito ha avuto eco fino a Cassano all’Ionio, dove i genitori di scuola primaria e secondaria dell’IC Lanza Milani si sono mobilitati per chiedere precise garanzie alla luce di un dimensionamento che cancella la scuola media di Cassano all’Ionio e quella di Sibari, due storiche scuole medie, per accorparle all’IC Troccoli di Lauropoli.

Comprensibile è la preoccupazione delle famiglie per il destino scolastico dei propri figli e delle proprie figlie, visto che in questo periodo si avanzano le richieste di organico di diritto per il personale docente e ATA e visto che la definizione di tale organico sarà probabilmente effettuata sulla base del numero complessivo di alunni e alunne del nuovo unico mega istituto comprensivo e non più, almeno per la scuola secondaria di primo grado, sulla base delle persone iscritte in tre plessi distinti.

Poiché la matematica non è un’opinione, il rischio di riduzione di personale di segreteria, collaboratori e collaboratrici nonché docenti è ben evidente agli occhi di genitori che hanno inviato alla dottoressa Loredana Giannicola, che dirige l’Ufficio scolastico provinciale, un documento con la richiesta precisa di far sì che il dimensionamento si limiti a eliminare le due reggenze, mantenendo integri i tre plessi di scuola secondaria di primo grado e preservando il personale scolastico non per una seppur legittima tutela di posti di lavoro, ma per oggettive necessità dettate dall’elevato indice di complessità dei tre istituti comprensivi.

Si ricorda infatti che il Comune di Cassano Ionio è il quarto comune d’Italia per dispersione scolastica ed è un comune sul quale grava il peso della criminalità organizzata, che crea localmente condizioni socio economiche di elevata povertà economica e culturale, di conseguenza educativa. Una tale complessità non può essere affrontata efficacemente in un unico istituto di oltre 1400 persone iscritte, gestito da un dirigente e un ufficio di segreteria con una probabile riduzione del personale docente  e non docente.

Se risulta ormai inevitabile l’accorpamento amministrativo, che almeno si preservino i numeri di personale docente e personale ATA, la cui riduzione renderebbe estremamente critica l’organizzazione e la gestione della scuola.

Se i sindaci dei comuni colpiti da un dimensionamento che è una vera e propria aggressione politica alla scuola pubblica sono stati lasciati soli nelle decisioni da prendere, speriamo che almeno si dia ascolto ai genitori delle realtà complesse come quelle di Cassano, che sollevano giustificate obiezioni e prevedono un impoverimento di risorse umane oltre che economiche per le scuole frequentate dai propri figli e dalle proprie figlie.

Speriamo che le richieste delle famiglie vengano accolte e che si riconosca il ruolo fondamentale della scuola nel contrastare dispersione scolastica, povertà educativa e criminalità organizzata, evitando l’errore di fondare il dimensionamento solo su numeri senza un’onesta analisi di contesto. Un Impoverimento ulteriore della scuola pubblica determinerebbe inevitabilmente un ulteriore impoverimento della società e di ciò trarrebbe vantaggio solo ed esclusivamente la ‘ndrangheta locale.

Antonia Romano

referente del plesso di sspg

Cassano all’Ionio