Rende. L’irresistibile ascesa di Massimino “baffetto”, il cugino preferito di Marcello Mazzetta

Ormai lo chiamano tutti “Massimino baffetto” e quando passa poco ci manca che i soliti leccaculo al servizio della massomafia gli bacino le mani, come del resto fanno già quando passa il suo potentissimo cugino di primo grado: Marcello Mazzetta, al secolo Manna.

Lui, il “baffetto”, ha lo stesso cognome del cugino che conta ma al contrario dell’uomo che sussurra alle banconote dentro le bustarelle, agisce nell’ombra, si crede più furbo degli altri, sa che tutti hanno paura di lui perché dietro al cugino c’è la dinastia dei Patitucci, confederati con i D’Ambrosio e con i Di Puppo. I palazzinari di un tempo, quelli “storici”, gli fanno – appunto – un “baffo”, come quello che esibisce sornione quando mette a segno i suoi sporchi affari.

La sua ascesa è inarrestabile e soprattutto indisturbata. Ha costruito un mostro in cemento armato a ridosso del viale Principe in regime di cooperativa: un pugno in un occhio o nello stomaco, come preferite… Una dimostrazione disarmante di incuria e di inciviltà e dietro a tale mostro anni fa ha già realizzato un altro complesso, sempre grazie al cugino che conta e a tutti i massomafiosi che lo sostengono.

Adesso si appresta a realizzarne un altro senza neanche l’approvazione del Psc e addirittura molti mesi prima di quella dell’ex Pau di Santa Chiara, feudo incontrastato dei Patitucci e per giunta non solo 100 metri prima del mostro di Viale Principe ma a due passi dalla caserma dei carabinieri di Rende, che o hanno problemi di vista (!!!) o sono complici e conniventi, altrimenti davvero non si spiega.

In barba ad ogni legge ha già  provveduto a recintare i terreni che gli interessano, ha anche abbattuto alberi secolari ed ha anche collocato su uno dei terreni una vecchia ed arrugginita gru tolta dal precedente fabbricato come se fosse tutto o quasi pronto per iniziare! Eppure il Psc approvato è illegittimo… E questo soggetto non solo è vicinissimo all’amministrazione sciolta per mafia ma tutti sanno che questo è addirittura il cugino del sindaco. Un po’ come al Palasport di Villaggio Europa dove tutti sanno che il prestanome è il cugino dei Di Puppo e il gestore del bar è il cugino dei D’Ambrosio… A lui, a Massimino “baffetto”, del fatto che al cuginetto gli hanno sciolto il Comune per mafia non gliene può fregar de meno. A lui e agli altri palazzinari interessa soltanto alzare palazzi e di conseguenza ormai da mesi stanno pressando il sindaco disarcionato affinché stoppi la sospensione al Psc, che andrà avanti almeno fino a giugno e che già gli ha fatto perdere un sacco di denari. Mazzetta ha obbedito, il Laboratorio Cinico altrettanto ma ancora è tutto fermo. In questo momento non vorremmo essere nei panni di Mazzetta perché sì la parentela, sì gli affari ma se c’è qualcuno che alla fine può funzionare da “capro espiatorio” è proprio lui. E non potrà manco dire che “ha stato” la… mafia!