Catanzaro, “parentopoli” all’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio: quando i concorsi si vincevano in famiglia

Il concorso per dirigente avvocato dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro “truccato” tra giugno 2019 e gennaio 2020 ritornato alla ribalta per le vicende giudiziarie che coinvolgono Elga Rizzo e Vittorio Preianò nasceva già alterato fin dall’inizio non avendo provveduto ad effettuare la mobilità, per come previsto per legge, nel timore che non si riuscisse a dare il posto a chi era già designato.
Superava la prova scritta naturalmente Elga Rizzo, già Direttore Generale dello stesso Pugliese-Ciaccio, successivamente direttore amministrativo dell’Asp di Vibo Valentia, e poi Direttore Amministrativo dell’Asp di Catanzaro.

Il concorso viene pilotato dal marito della stessa ovvero Vittorio Preianò, addetto al personale della stessa Azienda Pugliese-Ciaccio, il quale è stato il regista di tutta l’operazione concorsuale e che inizialmente dall’interno gestiva la nomina della commissione fino allo svolgimento della prova scritta. Poco dopo veniva nominato dall’allora presidente della Regione Mario Oliverio Direttore Generale a Reggio Calabria. Dopo pochi mesi, con l’arrivo dei commissari, tornava al Pugliese-Ciaccio, proprio quando si stava procedendo alla “correzione” degli elaborati e sempre dal presidente Oliverio si faceva distaccare presso il Dipartimento Salute della Regione.
La regia dalla Regione Calabria veniva curata, invece, dal Dirigente Vincenzo Ferrari, addetto presso il Dipartimento salute, la cui moglie, Maria Chiara Paone pure superava la prova scritta!!!

Infine la terza candidata ammessa era Florenza Russo, moglie del primario di Dermatologia del Pugliese-Ciaccio e collega di stanza della componente della commissione di esame, che furbescamente si dimette poco prima della “correzione” degli elaborati.
Il Presidente della Commissione del concorso Antonio Mantella era inconsapevole, complice, oppure l’accordo preso ne precedeva la nomina quale Dirigente alla Regione Calabria?
Ma in tutto questo il D.G. Panella e il presidente Oliverio che lo aveva nominato erano del tutto all’oscuro? Per quanto ne sappiamo, nessuno ha mai fatto luce su queste vicende.