Catanzaro, Sant’Anna Hospital: tutte le strade portano a… Vibo. Il nodo cassa integrazione

Non serviva uno scienziato per capire a che gioco stanno giocando i “signori” del Sant’Anna Hospital di Catanzaro chiamati dalla famigerata “Sally” Frontera per arrivare al fallimento e intascare tutti i fondi messi da parte con precisione chirurgica e nonostante le attenzioni giudiziarie.

Ieri è stata convocata una riunione dove a rappresentare la clinica c’erano il famigerato dottore Pasqua, direttore sanitario e notoriamente tramite delle ‘ndrine del Vibonese e in particolare di Limbadi, e il loro consulente che ha fatto le veci del CDA, che è chiaramente solo una copertura di traffichini “prestanome”. Per quanto se ne sa, questi colletti bianchi hanno detto di avere a disposizione una somma da destinare (e meno male…) agli stipendi dei dipendenti, che occupano la clinica in assemblea permanente ormai da qualche giorno.

La direzione in cui si sta andando è palese e a questo punto lo hanno capito anche i dipendenti: tutto porta a Vibo. O meglio alle ‘ndrine del Vibonese. Il legale della clinica altri non è che… il figlio di Pasqua, e il direttore sanitario ormai tutti sanno chi è e quali interessi rappresenta. Ma ora i dipendenti hanno scoperto che anche il consulente, nonché amministratore unico è di Vibo… Perché 2+2 fa quasi sempre… 4!

Noi di Iacchite’ queste cose le abbiamo scritte mesi fa e oggi i dipendenti ci dicono che ciò che avevamo scritto non era stato compreso… Verrebbe da dire meglio tardi che mai…

Tornando alla vertenza, i faccendieri del Sant’Anna Hanno già attivato il pagamento degli stipendi ma non sappiamo ancora quanti. Quindi, come da scontatissimo copione, hanno fatto richiesta di cassa integrazione e solo ieri lo hanno reso noto e così la delegata della Cgil ha ribadito che nessun sindacato era stato informato. Sicuramente, a questo punto, si confronteranno per mandare i dipendenti in cassa integrazione a partire dal 1° aprile.
Intanto l’ occupazione della clinica, nata in modo spontaneo da alcuni dipendenti, continuerà fino a quando non saranno retribuiti tutti gli stipendi.
I rappresentanti del comune di Catanzaro, Bosco, Iemma e Capellupo hanno ribadito che vogliono essere informati su tutto, e vogliono sapere che cosa hanno in mente questi “signori” riguardo al futuro dell’azienda- Anche se ormai lo hanno capito anche le pietre…