Cetraro, sanità depressa: la “legge” di Faccia di Plastica

Atto di puro “terrorismo sanitario depressivo” del solito direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro, meglio conosciuto ormai come Faccia di Plastica. 

Con nota prot. 120648 del 22.08.2017, si “vendica” del Direttore dello Spoke Cetraro/Paola e revoca la nota del 30.03.2012 con la quale veniva affidata al dr. Vincenzo Cesareo la direzione dello spoke trasferendolo al Capt di Praia a Mare in attesa della riconversione della struttura in ospedale. Tutto in spregio alla normativa vigente, come sempre, tanto crede di essere impunito ed impunibile visto le gravissime illiceità ripetute in continuazione.

Ma questa volta sarà dura per Faccia di Plastica. Innanzitutto, per come si conosce il dr. Cesareo, non starà a guardare con le mani nelle mani e c’è da giurare che adirà tutte le vie democratiche. Pare che abbia già fatto richiesta al procuratore della Repubblica di Paola di essere ascoltato sulla vicenda del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Cetraro che ha caratterizzato il Ferragosto e dalla quale proprio Mauro è quello che ne uscirà malissimo, visti i fatti che stiamo per riportare.

Vincenzo Cesareo

Il 14 di agosto alle 8.30 del mattino uno dei tre medici in servizio presso l’Unità Operativa Complessa di Ginecologia, presenta certificato medico rilasciato dal Pronto Soccorso dello stesso nosocomio, per cui i medici in servizio rimangono solo 2 unità tra ammalati e in ferie.

Il dr. Raimondo della direzione sanitaria cerca allora di contattare sia il dr. Introini, responsabile del reparto che il dr. Notaro, che si trovavano in ferie. Tutti i tentativi restano vani: i medici non sono reperibili, neanche il dr. Introini che, a norma di contratto, sarebbe dovuto essere rintracciabile (tecnicamente si chiama reperibilità generica).

Impossibilitato a garantire i turni che lo stesso Introini aveva stilato per “mandato” di Faccia di Plastica, che aveva esautorato la direzione sanitaria di presidio dal controllo previsto per legge non permettendole di intervenire in caso di turni non rispondenti alla norma, Raimondo, dunque, cerca di contattare la Direzione Strategica dell’ASP, ma anche in questo caso non ci riesce. Tutto ciò è facilmente riscontrabile dai tabulati telefonici. Di conseguenza, si vede costretto ad adottare il provvedimento di differenziamento delle emergenze/urgenze presso l’HUB di Cosenza o presso la Ginecologia di Castrovillari, a tutela delle pazienti.

Insomma, se per la Ginecologia sono previsti ben 12 sanitari, vuol dire che solo con due non si possono tutelare le pazienti, o no?

C’è di più. Già nel passato recente la Unità Operativa Complessa di Ginecologia si era trovata nelle medesime condizioni di non poter offrire assistenza H24 soprattutto per le urgenze e già aveva preso provvedimenti identici senza che nessuno avesse obiettato nulla.

Anzi, nel mese di luglio lo stesso identico provvedimento era stato preso addirittura dall’HUB di Cosenza per ben 4 giorni.

Ma l’obiettivo era Cesareo perché mai ha abbassato la testa.

Bene, Faccia di Plastica, non potendo additare e punire Introni, vuoi per comunanza di grembiule, vuoi per sostegno dato allo stesso per diventare dirigente responsabile, prende spunto dall’occasione per procedere contro il Direttore dello Spoke che, contrariamente a tanti, è vincitore di concorso pubblico di Direttore di struttura complessa ed è divenuto direttore dello Spoke dopo avviso interno di collocazione per la perdita delle attività ospedaliere di Praia a Mare.

Cioè, invece di procedere nei confronti di Introini (che non poteva essere nominato dirigente responsabile ex art. 18 CCNL perché condannato con due sentenze definitive per omicidio colposo) procede contro Cesareo.

Dunque, Faccia di Plastica invece di nominarlo Dirigente responsabile, avrebbe dovuto procedere disciplinarmente nei confronti del “fratello” e non lo ha fatto come non ha neanche intentato opera di risarcimento visto che l’ASP è stata chiamata in solido per tali condanne.

L’ospedale di Cetraro

Ci sarà mai un giudice che vorrà che Mauro risponda a questi perché? O il giudice è solo a Berlino? Ci sarà mai qualcuno che metta un freno a tali nefandezze e che si decida a scoperchiare la pentola?

Una news arriva in redazione: Faccia di Plastica ha dato mandato di invalidare il concorso a primario dello Spoke Cetraro/Paola. Le motivazioni? Magari perché è stato fatto secondo le regole e, pertanto, non c’è nella terna il professionista che sta a cuore a lui.

L’atto deliberativo eventuale di annullamento del concorso lo potrà mai firmare il presidente dello stesso visto che era il direttore sanitario aziendale, ammettendo di aver compiuto illiceità? Ma Mauro fa quello che vuole e lo fa sempre debordando dalle norme tanto le verifiche lasciano il tempo che trovano, le commissioni non servono a nulla, i bilanci sono dissestati e si continuano a fare porcherie di ogni genere.

Dimenticavamo di fare gli auguri al dr. Cesareo. Perché? E’ facile prevedere un gran bel risarcimento, tanto paga Pantalone.