Consorzi di Bonifica. Il colpo di coda di Borrello e la deriva del solito servo Giovinazzo

Giacomo Giovinazzo

E’ di ieri la nota diffusa dal fido Giovinazzo (fido di chiunque è al potere ma soprattutto di cedroni vari e parassiti) nella quale accusa il povero (a questo punto) Borrello dei ritardi sulla costituzione del Carrozzone Unico dei Consorzi di Bonifica. Proprio lui – Giovinazzo – che dall’alto della sua postazione di Dirigente generale (!) del Dipartimento Agricoltura ha permesso le mostruose nefandezze dei megastipendi e dei buchi nei bilanci degli Enti consortili. Lui che da 20 anni ha approvato delibere allucinanti di promozioni e aumenti spropositati nonchè assunzioni clientelari.

E’ bene ricordarlo ancora una volta: tutti i nefasti provvedimenti dei Consorzi di Bonifica dovevano essere controllati e ratificati dall’organo vigilante ovvero il “suo” Dipartimento. Adesso eccolo qui in pompa magna (o magna magna…)  che si vanta di risolvere tutto lui, il genio dell’agricoltura calabrese unitamente al Gallo cedrone e al parassita de noantri. Ora sparano a zero sul povero Borrello, che del resto ha subito risposto al fido Giovinazzo inchiodandolo alle sue responsabilità dopo avergliele cantate a Occhiuto.

E’ come sparare sulla Croce Rossa, ormai Borrello non vale nulla. Ma Borrello chi l’ha nominato? Chi doveva collaborare con lui? Povero Borrello, lo ha scaricato finanche la Coldiretti, sempre pronta a buttare a mare le persone pur di avere un posto al sole del potere. Le dimissioni di Borrello lasciano una certezza: il povero Borrello non ha voluto avallare le varie illegalità che si stanno perpetrando ai danni dei calabresi, forse non ha accettato di buon grado il fatto che non sarebbe cambiato nulla: super stipendi; bilanci in rosso; scialli ai fornitori; assunzioni di ulteriori nullafacenti e soprattutto aumento dei tributi consortili a carico degli agricoltori che si spaccano il culo dalla mattina alla sera anche per dare a campare a tutti sti parassiti.