Cosenza 2016, Morra come Madame Fifì

Su una cosa tutti gli “sconfitti” e non solo concordano: Occhiuto ha stravinto perchè non aveva avversari credibili. Si è preferita la strada vecchia a quella nuova. Anche perché uno come Guccione tanto nuovo non è.

L’occasione per questa tornata elettorale era ghiotta. Un candidato al di sopra di ogni sospetto, autorevole, competente, avrebbe potuto fatto la differenza. Tanta era la confusione che circolava. Toccava al Movimento dei 5 stelle lavorare in tal senso. Presentarsi alla città con volti nuovi e credibili. Invece abbiamo assistito, a Cosenza, ad una delle pagine più brutte scritte dal movimento dalla sua nascita ai giorni nostri.

Una candidatura imposta senza possibilità di discussione, quella dell’ingegnere Coscarelli, che non è piaciuta, in primis agli attivisti del movimento, e dopo alla città. Una mossa quella del senatore Morra che ancora oggi non trova una credibile spiegazione politica. Se solo avesse dato ascolto agli attivisti, oggi poteva essere la loro giornata. Non dico a festeggiare una elezione a sindaco, ma di sicuro un’affermazione reale e cospicua (non come quella avuta) che avrebbe potuto gettare le basi per un futuro e reale civismo in città.

Ma purtroppo, Morra, eletto senatore con 30 voti sul web, ha determinato le sorti della città, restituendola ad Occhiuto che a suo dire è tra i peggiori sindaci di sempre. Tant’è che lo ha denunciato, come Morra ama ricordare, in procura. Salvo poi non fare niente per contrastarlo sul piano politico ed elettorale.

Se si fosse aperto alla città con un candidato autorevole e condiviso, oggi si sarebbe scritta un’altra storia, almeno per i 5 stelle. Ma ha preferito imporre Coscarelli.  Morra adesso non sa cosa dire e cerca come tutti i politici di professione di arrampicarsi sugli specchi: dice che hanno vinto, che sono cresciuti, che di qua e di là e che se non hanno centrato neanche questa volta l’obiettivo del consigliere, la colpa è di certa stampa che con lui non è stata tenera.

Insomma si comporta da codardo né più né meno di come si stanno comportando le varie Madame Fifì. Speriamo che Di Maio adesso ascolti un po’ di più gli attivisti cosentini delusi dalla gestione Morra, dopo questa pesante sconfitta. Gli stessi attivisti che avevano giustamente criticato la strada intrapresa e che sono stati “facili profeti” di una sconfitta annunciata.

Come speriamo che il senatore Morra abbia un sussulto di dignità politica e faccia la giusta  autocritica chiedendo magari scusa a quei ragazzi/e che tanto si sono spesi per costruire una immagine diversa del movimento, e che Morra ha bruciato in un batter di voto.

GdD