Cosenza 2021, tra moglie e marito spunta… Nello Gallo

La crisi sempre più profonda dei partiti tradizionali emerge soprattutto quando si vota nelle amministrative. E così, per esempio, a Crotone centrodestra e centrosinistra hanno clamorosamente perso le elezioni a vantaggio dello schieramento civico ispirato da Carlo Tansi, percepito – giustamente – come il male minore rispetto al centrodestra di Salvini e della Santelli o ancora peggio alla cricca di Enzo Sculco e della figlia, “scaricati” addirittura anche dal Pd “ufficiale” che, come tutti sanno, non è certo meglio del Cazzaro verde e di Jole la capra, eppure incapaci di superare Enzo Voce.

Tuttavia in questa sede non ci occupiamo di Crotone ma di Cosenza, dove si voterà l’anno prossimo ma le grandi manovre sono partite da tempo e coinvolgono principalmente il sindaco cazzaro Mario Occhiuto, che non potendo ricandidarsi dopo due mandati e il decennio più buio di tutta la storia di Cosenza, cerca di decidere il suo successore naturalmente al di fuori dei partiti tradizionali. Per evitare che vinca qualcuno che il giorno dopo gli demolirà tutte le “opere” che ha realizzato e cancellerà per sempre la memoria degli orribili sfregi che ha inflitto alla città. Ma anche per continuare a depredare il fiume di denaro che arriverà a Cosenza per il centro storico e per gli altri finanziamenti previsti dal governo centrale e dalla Regione. Affari a volontà per la massomafia cosentina.

All’inizio la favorita era Rosaria Succurro, ex pubblicitaria, vuota come una noce di cocco e ignorante quasi quanto la Santelli. Ma proprio all’interno della sua stessa casa c’era qualcuno che remava contro ed era addirittura suo marito, Marco Ambrogio, ufficialmente iscritto al Pd, più famoso come il prototipo ideale del “comunista col culo degli altri”, stampella di Occhiuto ormai da anni, che sbavava per ottenere lo stesso risultato e quindi tramava di nascosto…

Tra moglie e marito, in sostanza, non si sa chi sia più arrivista ma alla fine, come tutti sappiamo, la Succurro è stata “piazzata” a San Giovanni in Fiore e buonanotte ai suonatori. Perché, con la moglie sindaca nella capitale della Sila, Ambrogio non può certo pretendere di fare il candidato sindaco a Cosenza…

E così Ambrogio il traditore, che da 10 anni sogna l’investitura a sindaco, dopo aver scongiurato il pericolo di ritrovarsi la moglie candidata sindaco a Cosenza, non si è fatto scrupolo di contattare la feccia dei media di regime per sussurrare all’orecchio del pappone di turno il segreto di Pulcinella del momento ovvero l’asse cazzaro-Madame Fifì, già determinante per i successi di Occhiuto nel 2011 e nel 2016 (capirai la novità…). Una volta verificato che Mario Occhiuto non lo caga neanche di striscio e che la Santelli fa la stessa cosa col cazzaro, ecco – secondo lui – la “mossa” che spariglierebbe le carte, vale a dire la candidatura a sindaco di un “soggetto” che a sentir lui sarebbe addirittura fuori dalla cerchia dei partiti solo perché ricopre anche la carica di presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza… Un perfetto specchietto per le allodole o se preferite – visti i soggetti – un cavallo di Troia per continuare a prendere per il culo i cosentini.

Peccato, però, che Marco Ambrogio non abbia spiegato chi è davvero il “soggetto”, che tutto è tranne che estraneo alla logica dei partiti corrotti. Anzi, diciamo pure che è un’estensione naturale del potere “palla palliano” che ormai si sta riciclando alla grande con il centrodestra, tanto lo sanno tutti che facevano solo finta di litigare per rubare allegramente insieme. E, visto che se ne riparla, sarà bene ribadire ancora chi è il “soggetto” che in molti stanno cercando di convincere.

L’ingegnere Carmelo Gallo, per tutti Nello, cosentino, è un burocrate ormai affermato da più di trent’anni. Uno che fa parte del sistema e che si muove dietro precisi interessi politici, altrimenti non si spiegherebbe lo splendido curriculum che può vantare.
Nello Gallo è consulente e progettista per importanti enti pubblici e privati, con specifiche competenze in difesa del suolo, ambiente, idraulica, strutture e ingegneria civile.
E’ stato primo dirigente del Comune di Rende e anche assessore, in due circostanze, dal 2002 al 2004 e dal 2011 al 2013 (prima del commissariamento per l’accesso dell’antimafia). Prima direttamente con Sandro Principe sindaco e poi con Vittorio Cavalcanti. Aveva deleghe importanti come i Lavori Pubblici ed Urbanistica e Ambiente e Territorio. Quando Principe è caduto in bassa fortuna, i suoi fedelissimi si sono trasferiti armi e bagagli con Palla Palla Oliverio.

Carmelo Gallo detto Nello

Nello Gallo ha altresì ricoperto (sempre in quota centrosinistra) il ruolo di responsabile di progetto del Programma di Sviluppo Urbano (il famoso PSU) Cosenza – Rende e del Piano Integrato Territoriale (PIT) “Serre Cosentine”. E’ stato componente del Consiglio di Amministrazione della Cosenza Acque spa, e direttore tecnico di Innova Technology Solutions spa.

Più recentemente ha ricoperto per qualche mese l’incarico di commissario a Calabria Verde ma è stato sopraffatto dagli eventi, per usare un eufemismo.

Il 9 marzo 2015 è stato nominato da Palla Palla soggetto attuatore per il Commissario Straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria.

Ora, noi non conosciamo la paga abituale di chi svolge questo incarico, ma leggendo un po’ di carte relative alla retribuzione del “soggetto attuatore” per il mese di settembre 2016 abbiamo notato che per contratto l’ingegnere Nello Gallo aveva una remunerazione di quasi 10mila euro al mese (9mila 797 euro per la precisione), che diventavano 120mila euro all’anno.

In tutta Italia solo lui, il leggendario Palla Palla, è riuscito ad avvalersi delle prestazioni (pagate a peso d’oro) di un “soggetto attuatore” esterno alla Regione.

Il soggetto attuatore è una figura tecnica individuata dal presidente della Regione che, a sua volta, è stato nominato Commissario per l’emergenza idrogeologica della Regione Calabria (commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria, per la precisione), per accelerare la spesa sui fondi destinati al dissesto idrogeologico. Vale a dire alle opere necessarie per evitare tragedie come quella che costò la vita qualche anno fa ad una giovane mamma e ai suoi due bambini nel Lametino. Quindi il presidente Palla Palla, al secolo Mario Oliverio, era anche commissario ma il capo della struttura tecnica era il soggetto attuatore, in questo caso nella figura dell’ingegnere Carmelo Gallo, che ha ricoperto il ruolo – senza mai fare nulla – dal 9 marzo 2015 al 14 marzo 2018. Tre anni della Madonna e 360 mila cucuzze in tasca a Nello l’amico mio… Altro che “soggetto” fuori dai partiti… 

Ricordiamo che Nello Gallo da Cosenza è stato il “soggetto attuatore” unico in Italia, perché ormai da anni, dopo la legge di riordino, in ogni angolo d’Italia i soggetti attuatori sono dipendenti regionali, assessori o dirigenti e con la nomina di Luigi Zinno al suo posto, appunto a marzo 2018, si pensava che la Regione avesse voluto dare almeno una parvenza di legalità a questo carrozzone selvaggio e invece niente. Qui in Calabria a botte di 10.000 euro al mese si è continuati ad andare in barba alla legge e ci si chiedeva – ironicamente per carità – se Palla Palla fosse complice o il buon Gallo non glielo ha mai fatto sapere… altrimenti come si spiegano tutti ‘sti soldi che si è messo in tasca?

Nello Gallo

Sì, perché dopo appena sei mesi, abbiamo trovato una deliberazione al limite del grottesco datata 26 settembre 2018 con la quale il solito Palla Palla aveva rinominato nella carica l’ingegnere Carmelo Gallo detto Nello, che solo sei mesi prima – a marzo appunto – aveva lasciato il posto dopo tre anni all’ingegnere Luigi Zinno (http://www.dissestocalabria.it/dati/moduli/249dc75fdab3e8c91d3515893b0b14d3627.pdf). In barba ad ogni pudore e ad ogni tipo di vergogna, questi signori hanno continuato a fare il gioco delle tre carte sulla pelle della povera gente che in Calabria muore di pioggia…

Ma non è finita qui: l’ingegnere Nello Gallo ha addirittura mantenuto gli incarichi che aveva ricevuto nel periodo (brevissimo a dire il vero cioè dal marzo al settembre 2018) in cui non è stato “soggetto attuatore” per un importo di euro 40.000 (evidentemente non poteva campare con i 360 mila euro accumulati nei tre anni precedenti… !!!!). Basta cercare il Decreto commissariale n. 152 del 2 luglio 2018 sullo stesso sito dell’Ufficio del commissario, all’albo pretorio!!!

E le storture non sono ancora finite! Il nostro caro soggetto pluripagato è anche – come accennavamo – presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cosenza. Evidentemente il grande commissario Palla Palla ma anche l’opposizione e finanche i grillini non vedevano né incompatibilità né inopportunità nel fatto che a dispensare incarichi fosse proprio il presidente dell’Ordine degli Ingegneri. E adesso qualcuno vorrebbe addiritttura propinarcelo come sindaco dicendoci che è “esterno” ai partiti del sistema di corruzione!!! Basta scorrere ancora l’albo pretorio per capire quanti e che tipo di incarichi professionali gestiva l’Ufficio del commissario per rendersi conto di quanto fosse illegittima questa situazione. Il tutto sulla pelle della gente che muore.