Cosenza, caos incendi: Palla Palla ritiri subito i bandi milionari che armano le mani degli incendiari

Palla Palla e il comunista col culo degli altri

L’articolo di ieri dell’economista Matteo Olivieri sul caos degli incendi in provincia di Cosenza ha acceso la lampadina a migliaia di calabresi che leggono Iacchite’. Olivieri, che è un giovane studioso e preparato, legge le carte e soprattutto non è al soldo di nessuno dei gran papponi della politica, ha lucidamente individuato la chiave del problema: i bandi della Regione Calabria.

Proviamo a riassumere in poche battute il pensiero di Matteo Olivieri.

“… Nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020, i bandi per la “Misura 8-Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste” (la cui scadenza è stata prorogata al 18 settembre 2017), vengono previsti finanziamenti per “l’imboschimento e creazione di aree boscate” (8.1.1), per la “prevenzione dei danni da incendi e calamità naturali” (8.3.1), per il “ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici” (8.4.1), per gli “investimenti diretti ad accrescere il pregio ambientale degli ecosistemi forestali” (8.5.1), nonché per gli “interventi in tecnologie forestali, trasformazione, mobilitazione e commercializzazione prodotti forestali” (8.6.1 )… 

In totale, la disponibilità finanziaria del bando è pari a 70 milioni di euro – corrispondente a circa il 70% dell’intero stanziamento assegnato alla Misura 8 per il periodo di programmazione comunitaria 2014/20.

Dalla lettura dei bandi, si può notare come – ai fini della formazione delle “graduatorie di merito” – la selezione dei beneficiari (pubblici, privati o consorzi) e l’ammontare dei benefici concessi dipendano dal rispetto di alcuni criteri, tra i quali la localizzazione dell’intervento su superfici ricadenti in aree a vincolo idrogeologico (max 9 punti), o su superfici appartenenti alle aree a rischio incendio (max 8 punti)...

Quello che stupisce in questo tipo di bandi è che l’ammontare del beneficio è teoricamente tanto maggiore quanto più vulnerabile è il suolo su cui si intende intervenire. Una situazione che potrebbe ingenerare comportamenti per nulla virtuosi nei proprietari di suoli rientranti nei criteri stabiliti per la Misura 8, che potrebbero essere tentati di agire opportunisticamente, sapendo di poter guadagnare facilmente enormi somme di denaro. In economia, questa situazione si definisce “azzardo morale”, e corrisponde all’assunzione irresponsabile di comportamenti rischiosi motivati dalla certezza di un guadagno. 

FOTO COSENZA 2.0

Può capitare, infatti, che alcuni individui assumano decisioni apparentemente illogiche (folli) per il semplice motivo che questi non rischiano assolutamente nulla dei propri soldi. Questa situazione è tanto più probabile che si verifichi quanto più si dispone di un vantaggio, che generalmente consiste nella disponibilità di informazioni riservate (p.e. la conoscenza approfondita dei luoghi può consentire di muoversi indisturbati).
Invece, è legittimo chiedere che vengano eliminati i rischi di forme di vantaggio indebito, per impedire sul nascere la possibilità di comportamenti opportunistici dei proprietari di terreni.

Per fare ciò sarebbe bastato che la Regione Calabria non annunciasse in anticipo l’intenzione di destinare fondi per il rimboschimento di aree percorse dal fuoco, né concedesse proroghe al bando, né annunciasse in anteprima i criteri utilizzati per selezionare quelli che nello stesso bando vengono definiti come progetti migliori”.

LA SILA, PALLA PALLA E IL COMUNISTA COL CULO DEGLI ALTRI

Fin qui abbiamo solo riassunto il pensiero di Olivieri, che da studioso ed economista, ha analizzato il “problema” e si è finanche spinto a dirci cosa avrebbe dovuto fare e non ha fatto la Regione Calabria.

Ma noi siamo infinitamente più “maligni” e malpensanti di Matteo Olivieri e a questo punto non possiamo fare a meno di sviluppare un ragionamento molto semplice. Perché, come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.

Allora, seguiteci con attenzione. Dalla Presila a San Giovanni in Fiore, l’unico incendio grave, che tra l’altro è stato il primo, è avvenuto a Pianette di Rovito, mentre tutto il disastro ambientale delle ultime settimane si sta concentrando in una zona geografica ben precisa e cioè la Sila Greca e le colline che circondano la città di Cosenza e la Media Valle del Crati

Abbiamo anche notato, visto che parliamo della Sila, che il consigliere regionale eletto dal territorio ovvero Giuseppe Giudiceandrea alias il comunista col culo degli altri, così follemente innamorati della sua terra, non sta spendendo una sola sillaba sulla questione degli incendi, se non per fare macabra ironia sulla cancellazione di una scritta inneggiante al… duce.

Poiché la lettura dell’articolo di Olivieri ha illuminato un po’ tutti e sinceramente non crediamo ci siano da cercare altre spiegazioni contorte (tipo quella del fido Carlo Tansi, alla quale probabilmente non crede neanche… lui stesso), la prova del nove sta proprio nell’aver salvaguardato i “loro” territori (Presila e Sila) dagli incendi, per non causare la furia dei cittadini-votatori-leccatori seriali.

Peraltro, è evidente che per utilizzare gli spunti dati dal bando è stata necessaria l’attività di pianificazione di molti studi tecnici, quelli che poi stileranno i “progetti” per avere i fondi, che di certo si sono serviti verso l’alto dei soliti loro amici funzionari regionali conniventi e verso il basso degli operai forestali disoccupati e di conseguenza molto incazzati, conoscitori profondi di ogni accesso alle zone impervie.

Come fare, anche solo per provocazione, come ha fatto quel beone di Palla Palla, ad invocare senza intermediari presso il Prefetto l’intervento dell’esercito? Solo chiacchiere per depistare e non far arrivare la gente al vero problema.

Da notare inoltre che – anche se il bando è regionale – la provincia più colpita in assoluto dagli incendi è proprio quella di Cosenza. Perché? Chi si è messo di traverso per qualcosa con la cricca? A questo punto dovremmo parlare della magistratura ma sappiamo bene che i magistrati cosentini – salvo qualche rarissima eccezione – sono tutti intrallazzati con il sistema politico.

Per chiudere, saremo come sempre sinceri e schietti. Palla Palla e i suoi scagnozzi DEVONO IMMEDIATAMENTE sospendere o, meglio, ritirare i bandi in questione perché si può fare per legge e, a questo punto, si DEVE fare per fugare ogni dubbio. Olivieri ci ha già ricordato che è stato già prorogato una volta. Ma a decidere deve essere il Governatore Oliverio e il suo dirigente generale alla programmazione comunitaria. Che cosa aspettiamo a prenderli per il bavero e a dargli un bel calcio nel sedere?