Cosenza. “Caramelle Ciccillo” ai gusti anice, torrone e limone al vecchio “Morrone” (di Franco Panno)

di Franco Panno

Nei momenti di stanca della partita, o in quelli concitati, la voce di un omino con un cappello calato sugli occhi e un bustone, si levava su migliaia di spettatori annunciando “Caramelle Ciccillo”. Erano i migliori anni della nostra vita, vedevamo le partite al vecchio Emilio Morrone.

Le caramelle di questo Signore già anziano, all’epoca lo si era a quaranta, hanno addolcito le mie domeniche di bambino. Buonissime, tre gusti: anice, torrone e limone. Il mio papà me ne comprava tre, “Troppo zucchero” , ammoniva, sarà, ma a tutt’ oggi credo di non aver mangiato caramelle più buone. Quel simpatico dispensatore di dolcezza, in un luogo dove si sfogavano le intossicazioni settimanali, aveva in uno stanzone della sua casa, il laboratorio. Una attività che gli ha consentito di tirare avanti dignitosamente. Ma di figure di questo tipo, la città di Cosenza era piena, erano in tanti ad inventarsi la vita, sfidando il disprezzo della Brava gente di Brassensiana memoria. Vecchia piccola borghesia… pare di sentirlo ancora quel furetto che pioggia, sole e vento, tagliava gli spalti come una cometa, annunciando: “Caramelle Ciccillo…”

Chico and the man, Jose’ Feliciano
Buongiorno