Cosenza, il porto delle nebbie e il processo Garden. La deposizione di Otello Lupacchini a Salerno

Sono finalmente disponibili le trascrizioni della deposizione di Otello Lupacchini al Tribunale di Salerno nel corso del processo contro Iacchite’ scaturito dalla querela dell’ex procuratore capo di Cosenza – porto delle nebbie – Mario Spagnuolo, alias il Gattopardo. Di seguito, la parte saliente della deposizione del magistrato, che è un pugno nello stomaco per Spagnuolo ma non solo per lui…

SALERNO, LUPACCHINI RIVELA IL VERO VOLTO DEL GATTOPARDO (https://www.iacchite.blog/salerno-lupacchini-rivela-ai-giudici-il-vero-volto-di-mario-spagnuolo-detto-il-gattopardo/)

TRIBUNALE DI SALERNO I SEZIONE PENALE: RITO MONOCRATICO  –  AULA 15 CITTADELLA

DOTT.SSA VIVIANA CENTOLA                                               Giudice

DOTT.SSA NIGLIO                                                              Pubblico Ministero

DOTT.SSA MICHELA AVALLONE                                           Cancelliere

SIG. A TONIO VENETUCCI                                                 Ausiliario Tecnico

VERBALE DI UDIENZA REDATTO CON IL SISTEMA DELLA FONOREGISTRAZIONE E SUCCESSIVA TRASCRIZIONE

AVVOCATO DIF. MONDELLI N. – dottor Lupacchini si legge nella sua relazione, e si legge anche nell’articolo di Carchidi, che Spagnuolo ha usato il processo Chiappetta come un grimaldello per svuotare di contenuto il processo Garden. Cosa può dire di …

GlUDICE – Cioé che significa questa affermazione?

TESTE LUPACCHINI O. – Allora intanto questa frase …

AVVOCATO P.C. Papa M. – Non ho capito: è una frase tratta dalla relazione?

AVVOCATO DIF. MONDELLI N. – Dovrebbe essere tratta dalla relazione.

AVVOCATO P.C. PAPA M. – Dovremmo fare prima questa domanda.

AVVOCATO DIF. MONDELLI N. – Dottor Lupacchini la frase appena citata è presente nella relazione?

TESTE LUPACCHINI O. – Certo, è presente nella relazione … Questa è una frase della relazione che comunque va contestualizzata…

AVVOCATO DIF. MONDELLI N. – Parlava proprio del processo Garden di cui lei ha accennato prima.

TESTE LUPACCHINI O. – Infatti è quello a cui accennavo prima anche perché la cosa è particolarmente grave in quanto poi come Procuratore Generale ho potuto verificare come questi stilemi si ripetessero quotidianamente, capisco che il dottore Spagnuolo possa non avere piacere che si ricordino certi fatti, lo posso capire per l’amor di dio, d’altra parte fatti che furono scritti 20 anni or sono ormai, indubbiamente non puoi fermare il tempo, tornare indietro e cancellarli da allora.

GIUDICE – E che cosa significava quella frase?

TESTE LUPACCHINI O. – Significa quello a cui stavo accennando prima cioé sorge un conflitto molto forte tra il procuratore della Repubblica di Catanzaro che era anche coordinatore della DDA…

GIUDICE – Che era?

Angelo Pugliese e Marcello Manna
Foto tratta dal libro “Mamma ‘ndrangheta” di Arcangelo Badolati

TESTE LUPACCHINl O. – Che era il dottore Mariano Lombardi e il dottore Serafini, Procuratore della Repubblica di Cosenza. Conflitto che comunque affondava le radici in una originaria relazione del dottore Tocci il quale denunciava il fatto che mentre si stava conducendo una certa indagine, quella appunto del processo Garden per fatti chiaramente di mafia in quel di Catanzaro che riguardavano personaggi e la guerra di mafia che si era aperta a Cosenza con l’omicidio dell’Avvocato Sesti e che praticamente negli anni 80 e 90 era continuata ed era sfociata nel processo e aveva trovato uno sbocco processuale nell’operazione Garden su consiglio, perché questo risulta in atti, su consiglio della mente diabolica, cito – tra virgolette – le relazioni che intercorsero tra i vari uffici, la mente diabolica dell’Avvocato Sorrentino già noto alle cronache per avere subito un procedimento per terrorismo e avere riportato una condanna, mi sembra, a 8 anni di reclusione, si tentava la delegittimazione della Direzione distrettuale antimafia attraverso l’audizione propiziata dall’Avvocato Manna (Marcello Mazzetta, ex sindaco di Rende, ndr) che faceva parte del Collegio di Difesa nel processo Garden attraverso l’introiezione nel processo cosentino di personaggi che dovevano dichiarare il contrario rispetto a quanto dichiaravano i collaboratori di giustizia  a Catanzaro, salvo poi fare emergere queste contraddizioni eccetera, eccetera…

E quando dico usava come grimaldello non lo dico casualmente, lo dico sulla base di atti e di dichiarazioni dell’allora Procuratore Antimafia Piero Luigi Vigna, del Procuratore della Repubblica di Catanzaro coordinatore della DDA i quali evidenziano come si fossero create delle dinamiche in forza delle quali non si capisce sulla base di quale competenza perché due erano i casi: o si trattava di reati di mafia e quindi si poteva capire il fatto che si sentissero e scusi un attimo…

Dicevo praticamente questo procedimento di delegittimazione passava, appunto, attraverso la delegittimazione di Tocci, delegittimazione della Procura Distrettuale e secondo non un qualsiasi ufficiale di Polizia giudiziaria che potrebbe avere capito male o non sapere di cosa parla, ma per stessa affermazione di una delegazione di Avvocati cosentini che ovviamente prospetta questa situazione al coordinatore della DDA che si articolava in 7 punti attraverso i quali con una certa progressione si doveva arrivare a delegittimare quel processo, delegittimando attraverso un uso sapiente nell’alambicco delle dichiarazioni di collaboratori cosentini e di collaboratori catanzaresi, cioé a Catanzaro.

… Quando dico che veniva usato come grimaldello è perché esplicitamente il Dottore Lombardi scrive che all’attività degli Avvocati punta di diamante nei quali dell’attività diciamo esecutiva dell’idea diabolica dell’Avvocato Sorrentino era l’Avvocato Manna c’era stata una cooperazione cosciente o inconsapevole comunque da parte della autorità giudiziaria dì Cosenza. Il che era rilevante in sé ma mi si potrebbe dire perché come ispettori siete andati a vedere queste cose? Ci siamo andati perché il casus belli delle contestazioni mosse a Lombardi erano la nomina del coordinatore della Direzione distrettuale antimafia in luogo del dottore Calderazzo, Procuratore aggiunto di Catanzaro unitamente al dottore Spagnuolo.

GIUDICE – Sì.

TESTE LUPACCHINl O. – Anziché nominare Spagnuolo viene nominato invece Dominijanni e questo nonostante il parere contrario sia del Consiglio giudiziario sia dal Consiglio superiore della magistratura oltre che, naturalmente, del Procuratore antimafia che si era fatto portatore della contestazione alla nomina di Dominijanni, e questo poi ha comportato tutta una serie di altre conseguenze perché in sostanza dopo un periodo di conflitto molto acceso tra il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, dottore Lombardi, e il dottore Mario Spagnuolo prima come sostituto anziano della Procura di Cosenza e poi come aggiunto alla Procura della Repubblica di Catanzaro, si arrivò di fatto a un progetto tabellare, anche questo pesantemente contestato e comunque ribadito dal dottore … contestato del CSM e ribadito dal dottore Lombardi, si era arrivati appunto a uno svuotamento, auto svuotamento dei poteri del Procuratore della Repubblica che attraverso una serie di deleghe più o meno illegittime, sicuramente contra legem e contro le circolari del Consiglio superiore aveva finito per riversare di fatto tutte le deleghe in capo al dottore Spagnuolo…

Tanto che nella relazione, questa era una valutazione nostra che il tempo poi ci ha confermato che c’era qualcosa che non funzionava in tutto questo, ci chiedevamo cosa fosse successo che aveva portato al totale (parola non chiara) da parte del Procuratore che prima vedeva Spagnuolo come il fumo negli occhi e poi finisce per spogliarsi di tutti i suoi poteri per insediarlo praticamente di fatto al vertice della Procura della Repubblica di Catanzaro. E questo venne fuori dai processi Why Not e da tutto quello che successe con le indagini di De Magistris anni dopo in cui si dimostrò che probabilmente Lombardi aveva qualche scheletro negli armadi di troppo legato alla posizione del figlio della propria prima compagna poi moglie e quindi quello che ci andò dietro poi fu quello che è notorio. Ma quello che voglio …

GIUDICE – Diciamo la frase l’ha contestualizzata quindi, era comunque una frase della relazione.

TESTE LUPACCHINI O. – E comunque anche se io non avessi scritto nella relazione quella frase… questi eventi, erano già eventi notori perché negli anni tra l’85, anzi addirittura potremmo dire dal 1982, omicidio di Sesti e il 1995 il pentimento e la collaborazione di Francesco Pino, o Franco Pino come viene normalmente inteso, erano su tutte le fonti aperte dell’epoca perché le cose non avvennero nel chiuso delle stanze dei vari uffici, ma in un modo o nell’altro anche quelle non solo finirono sui giornali ma ci finirono molto spesso perché ostentate in sede processuale.

GIUDICE – Va bene. Passiamo a altre domande.

AVVOCATO DIF. MONDELLI N. – Quindi questa relazione poi come si conclude, che esito ha avuto?

Facciolla

TESTE LUPACCHlNl O. – Anche qui si tratta di contestualizzare perché l’inchiesta, come ho precisato, non patte nei confronti degli uffici giudiziari di Catanzaro e di Cosenza nel loro complesso, l’inchiesta parte nei confronti di Facciolla, anche perché in quel momento la delegittimazione che era stata operata contro Tocci si replica con Facciolla non più rispetto al processo Garden che era quello degli anni 90, bensì rispetto alla cosiddetta operazione Tamburo che era un procedimento che nasce dalle malversazioni, peculati, le corruzioni che caratterizzarono o si riteneva caratterizzavano il procedimento di attuazione dell’aggiornamento tecnico dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Processo celebrato a Cosenza da cui bisognava estromettere assolutamente Facciolla. E quale modo migliore che quello di creare una situazione di carattere disciplinare a suo carico che lo rendesse incompatibile, ma proprio perché venne creato in questo modo, ma proprio perché venne ostentato il fatto che Facciolla non potesse partecipare in una certa data al dibattimento, – cito tra virgolette – perché stava affrontando una richiesta di misura cautelare e si sapeva in quale processo la stesse affrontando… ciò dimostra come tutto fosse funzionale a qualcos’altro perché che senso aveva per fare un’applicazione alla Distrettuale antimafia rilevare l’attività che stava svolgendo in quel momento la persona che doveva essere contemporaneamente sostituita? Evidentemente quello di mandare un messaggio all’esterno a chi doveva sapere quel che stava accadendo altrimenti io non riesco a vedere altro senso ma questa è una mia valutazione.

GIUDICE – Però l’esito della relazione mi pare che il teste l’ha detto che poi si sono originati, l’ha detto all’inizio, dall’esito della relazione si sono originati vari processi ha detto penali, disciplinari …

TESTE LUPACCHINI O. – Si è originato di tutto, si è originato di tutto, cioé fu …

GIUDICE – Cioé l’inizio di. ..

TESTE LUPACCHINI O. – … fu dirompente …

GIUDICE – … questa inchiesta è stata l’origine di altri procedimenti …

TESTE LUPACCHINI O. – … perché partita l’inchiesta per un motivo poi …

GIUDICE – Sono emersi altri scenari.

TESTE LUPACCHINI O. – Sono emerse tutta un’altra serie di altre evenienze e circostanze che hanno portalo a allargare l’ottica.

GIUDICE – Quindi i processi penali e disciplinari anche non solo a Cosenza, ha detto Perugia, Salerno.

TESTE LUPACCHINl O. – Ma non solo, ma anche la stessa richiesta venne ordinata per verificare gli addebiti che la Procura generale di Catanzaro muoveva a Facciolla poi via via è stata estesa …

GIUDICE – A altre persone.

TESTE LUPACCHINI O. – … attraverso successive deleghe da parte del Ministro a tutta una serie di altre situazioni dopodichè ci fu un movimento, questo pure va detto tanto ad colorandum, però non è irrilevante, ci fu tutto un movimento per devitalizzare quell’inchiesta e, infatti, questo movimento rientra un’intervista con cui il dottore Lombardi invita de Magistris che stava lavorando su Why Not a lasciar perdere l’Avvocato Pittelli in quanto quello che Pittelli aveva fatto per loro era stato, appunto, di bloccare l’inchiesta Lupacchini e da intercettazioni più recenti di cui sono venuto a conoscenza legittimamente perché di fronte ad una richiesta di valutazione in sede finanziaria, cioé di danno erariale nei confronti di Facciolla, ho acquisito da Salerno gli atti del processo a suo carico che attualmente si trova in dibattimento e all’interno ho trovato una intercettazione con cui l’ex onorevole Morrone si lamentava della condotta irriconoscente di Spagnuolo a cui gli aveva chiesto un interrogazione parlamentare, anche a pagamento, e l’interessamento per bloccare l’inchiesta Lupacchini. Che sia vero o non sia vero, questo non lo sappiamo, ma è quello che Morrone dichiara in queste intercettazioni che non so che sorte abbiano avuto da parte di Salerno.

AVVOCATO DIF. MONDELLI N. – Infatti qua il giornalista dice che la relazione, l’ispezione fu insabbiata e fatta cadere nell’oblio, appunto, anche per interessi del Morrone che sarebbe il padre del Giudice del Tribunale di Cosenza, me lo conferma?

TESTE LUPACCHINI O. – Questo è emerso nell’ambito di quel processo ma poi che sia per quello o per altro motivo questo lo può sapere solo Marrone che ha fatto quelle dichiarazioni a telefono, non è che lo possa sapere io o chiunque altro che non sia lui se non c’è stata un’indagine a tal proposito, o magari c’è stata un’indagine a tal proposito e la cosa sarà stata accertata in quella sede …