Cosenza, loculi d’oro al cimitero: 8 milioni alla Curia di Nunnari

Mentre cerchiamo di capire dove possano essere finiti gli scheletri negli armadi dell’Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello e dell’Arcidiocesi di Cosenza, che finalmente sono tornati a galla (https://www.iacchite.blog/serra-daiello-scandalo-papa-giovanni-saranno-interrogati-alfredo-luberto-e-salvatore-nunnari/) ce ne sono ancora altri che affiorano da un’attenta lettura di uno dei business dei nostri prelati: il cimitero di colle Mussano. Un affare condotto in prima persona da Salvatore Nunnari, ex arcivescovo e capo intoccabile della chiesa cosentina. Neanche il servizio shock de “Le Iene” lo aveva disarcionato. Aveva incassato la difesa del pavido Nolé (nel frattempo passato a miglior vita), che lo aveva giustificato ed elevato addirittura a vittima, aveva gridato alla gogna mediatica e negato la colossale evidenza dei fatti. Niente da fare. Nunnari non si tocca anzi non si può toccare.

A pochi passi da un fazzoletto di terra che è stato, pochi anni fa, teatro di una frana si è costruito un complesso funerario che frutterà, alla Curia di Cosenza, qualche milione di euro. Partiamo dalle cifre. Tutto funziona come per una speculazione edilizia, né più né meno.

Può un loculo, che costa a lavoro finito 700 euro, essere rivenduto a 3500? (…) Molto tempo fa è stata inoltrata una richiesta di accesso agli atti per avere tutta la documentazione relativa alla convenzione in corso tra il Comune di Cosenza e la Curia, che disciplina la cessione dei terreni su cui sono stati realizzati i nuovi complessi. (…) Molti cittadini si lamentano del costo dei loculi. Non ci possono essere discriminazioni pure dopo la morte. O dobbiamo ricordare ’a livella di Totò?.

E l’argomento delle «discriminazioni» sia per il prezzo dei loculi – quelli realizzati dalla Curia sono più costosi rispetto a quelli del Comune – che per alcuni “comfort” nel nuovo complesso cimiteriale sono decisamente tragicomici: in alcuni locali c’è un impianto che diffonde musica che “aiuta” il raccoglimento. Una specie di “filodiffusione”. E ospitano alcune reliquie (secondo alcune note stampa in una teca è ospitata una reliquia dell’Orto dei Getsemani, sic!) che ne fanno un luogo privilegiato in cui riservare un posto ai propri cari. Stando alle cifre di cui si parla, su ciascun loculo c’è un guadagno di circa 2800 euro. Ma quanti sono i loculi della Curia nel complesso inaugurato nell’aprile 2014 e realizzato dall’arciconfraternita della Consolazione? Le note stampa ufficiali raccontano l’inaugurazione del polo B della struttura e riferiscono che contiene 1600 loculi, 200 dei quali «sono stati consegnati, così come stabilito in una convenzione stipulata nel 2011, al Comune di Cosenza, che a suo tempo concesse il terreno per la realizzazione. Altri 200 loculi saranno consegnati al Comune quando sarà ultimato il polo A, nel quale troveranno collocazione altri 1600 loculi».

Cosenza ha attraversato una grossa emergenza. Negli anni scorsi l’amministrazione comunale è stata bersaglio di dure critiche. Le bare in attesa di tumulazione sostavano al cimitero per giorni, a volte per settimane. Il piano di realizzazione di nuovi loculi (siano essi della Curia o del Comune) è teso anche a superare una volta per tutte questa emergenza.

Dunque c’è una prima tranche di 1400 loculi. Moltiplicati per i 2800 di plusvalore euro stimati, fanno una cifra di tutto rispetto: 3 milioni 920mila euro. Se tutto andrà come deve andare e anche l’altro polo vedrà la luce, è evidente che la cifra va raddoppiata. La Curia potrebbe guadagnare, quando la struttura sarà completa, quasi 8 milioni di euro. Una bella cifra, appunto. Non siamo davanti a una ditta privata, che fa speculazione fine a se stessa. E le casse della diocesi non dimenticheranno di aprirsi alle tante emergenze del territorio. Ma resta il dato nudo e crudo: 8 milioni di euro. E quella dei guadagni presunti non è l’unica questione aperta. E poi bisogna parlare ancora della frana: un’altra storia emblematica del degrado morale assoluto della chiesa cosentina. A presto.

1 – (continua)