Cosenza, il primo nome è Braglia ma c’è anche il Catanzaro

Sono ore frenetiche per la scelta del successore di Gaetano Fontana, esonerato da qualche ora dal Cosenza Calcio. Sul sito di Gianluca Di Marzio si legge che “il primo nome valutato dal direttore sportivo Stefano Trinchera è quello di Piero Braglia: allenatore esperto, che il dirigente rossoblù conosce bene avendo già lavorato insieme a lui in passato con il Lecce“. Braglia ha una lunga e onorata carriera alle spalle anche in categorie superiori e potrebbe avere il carisma giusto per riprendere in mano il Cosenza. Ma su di lui c’è anche il Catanzaro, che a quanto pare sta meditando di dare il benservito ad Erra e Braglia, che è stato calciatore giallorosso, potrebbe essere tentato dall’idea.

Intanto, Luca D’Angelo, ex Fidelis Andria e Bassano, avrebbe rifiutato la proposta di Guarascio e Trinchera.

Se dovesse andare male con Braglia, Trinchera potrebbe sondare anche Oscar Brevi, ex Padova e Pippo Pancaro, acrese doc, ex allenatore della Juve Stabia. In ogni caso, entro stasera massimo domani si avrà la fumata bianca.

La tifoseria ha accettato di buon grado la decisione della società, avendo verificato che il feeling della squadra con Fontana era arrivato al lumicino.

Il Cosenza visto all’opera con Fontana è stato una squadra impaurita, senza carattere e spenta nonostante la qualità dei calciatori sia più che apprezzabile. Sono in molti a ritenere che il blocco del Cosenza sia più psicologico che strutturale addossando le colpe all’allenatore. Fino alla gara di Siracusa, si sperava in una svolta, che però non è arrivata e l’esonero è stato inevitabile per far posto a qualche tecnico magari meno “scienziato” e presuntuoso e più realistico e pratico.

Anche a Siracusa diverse scelte del tecnico (clamorosa quella di Corsi a sinistra) sono sembrate senza senso. Ma pure l’ostracismo a Statella ha lasciato decisamente perplessi così come lo schieramento della difesa, giocatori che con la palla non sanno cosa fare e l’ombra di uno spogliatoio che ormai non lo seguiva più. Quanto basta per arrivare all’addio dopo sole cinque partite.