Cosenza, sanità depressa: tutta la verità sul “giallo” di Faccia di Plastica licenziato

Pochi giorni addietro la comunità del Cosentino, e non solo quella, viene raggiunta da una notizia che avrebbe riguardato le sorti della gestione della sanità provinciale: il presidente Oliverio avrebbe scritto a Raffaele Mauro alias Faccia di Plastica un documento con cui lo si invitava a dimettersi dall’incarico di direttore generale dell’Asp di Cosenza in quanto i prefissati obiettivi di salute non sarebbero stati raggiunti.

La notizia viene data con enfasi di certezza nel corso del Tg delle 14.30 di una nota emittente locale (Ten-Teleuropa Network); la medesima notizia, a caratteri cubitali, viene altresì riportata, il giorno dopo, da una nota e diffusa testata giornalistica (la Gazzetta del Sud: tutti sanno che Ten e la Gazzetta camminano insieme…).

Ma, meraviglia delle meraviglie, nel Tg serale della stessa emittente locale non vi era più traccia alcuna del “licenziamento” di Mauro, al contrario veniva riportata una “filippica”, oltremodo fuori luogo e ingiustificata, con la quale si sottolineava la riconfermata fiducia di Oliverio sulla gestione Mauro! E quelli della Gazzetta, evidentemente, non avevano fatto in tempo a ritirare la notizia ormai già pronta per essere pubblicata.

Ragion per cui il giorno successivo, anche la Gazzetta è costretta a pubblicare una secca smentita relativa all’esonero del dg Mauro, con ampio risalto anche in locandina. Della serie: il giorno prima ti licenzio e il giorno dopo ti riassumo!!!

Lo stesso Oliverio si affanna a sconfessare la notizia su quanti più mezzi di comunicazione gli sia possibile raggiungere, quasi fosse come terrorizzato che la notizia della “lettera di richiesta di dimissioni” fosse per abiura trapelata dagli stessi ambienti a lui fedeli…!

Anche Mauro si adopera affannosamente in smentite di un presunto rapporto di fiducia ormai consunto con lo stesso presidente Oliverio. Alcuni miopi giornali on-line, sempre a proposito dell’imminente “licenziamento” di Mauro, ribadiscono come, fin da subito, avevano interpretato come una “fake-news” la notizia relativa alla richiesta di dimissioni stilata da Oliverio nei confronti di Mauro.

Insomma, tutti i protagonisti della grottesca vicenda si adoperano nel mal riuscito tentativo di annoverare al più presto la notizia del “licenziamento” di Mauro nelle cosiddette “bufale”, oggi fake-news.

Per inciso, l’intera vicenda giornalistica ricorda per alcuni tratti l’ormai famoso caso del “cinghiale ferito”, in cui l’imprenditore Umberto De Rose, allora presidente di Fincalabra e stampatore del quotidiano “L’Ora della Calabria”, fece “pressioni” sul direttore del giornale e sul suo editore affinché la notizia del coinvolgimento in traffici e parcelle d’oro di Andrea Gentile, figlio del più noto Cinghiale, relativo ad incarichi ad personam per le cause dell’Asp cosentina, non venisse pubblicata; in altri termini, anche in questo caso la notizia “non doveva trapelare”. Il problema, però, è che è trapelata lo stesso.

Tornando al “licenziamento” di Mauro, i soliti “bene informati” (ci sono sempre, in tutte le vicende, a discapito dei mistificatori), raccontano che la notizia delle intenzioni di Oliverio nel chiedere le dimissioni di Mauro fosse vera, altro che fake-news! Sarebbe stato lo stesso Franco Pacenza, fedelissimo di Oliverio e depositario delle più recondite “confessioni” del Presidente a far trapelare la notizia.

La stessa notizia sarebbe stata inoltre confermata sia dal dottore Bruno Zito, Direttore del Dipartimento Salute della Regione Calabria nonché vicinissimo ad Oliverio, e sia dal dottore Francesco Giudiceandrea, direttore sanitario dell’Asp cosentina nonché vicinissimo allo stesso Pacenza: altro che fake-news! Pertanto, la notizia viene data, si tratta di uno scoop per pochi eletti, Mauro è alla frutta, è licenziato… L’annuncio rimbalza con la velocità della luce, vi è un susseguirsi di telefonate fra gli addetti ai lavori, fra i dipendenti della stessa Asp e di altre amministrazioni, e poco dopo… ecco il patatrac.

Le redazioni dei mezzi di comunicazione che hanno dato la notizia sono raggiunte da innumerevoli telefonate di altrettanti personaggi che a diverso titolo richiedono che la notizia venga platealmente smentita. Intervengono in tal senso: avvocati massoni che questa estate hanno ospitato in barca il dg Mauro, gli editori, l’orribile Madame Fifì-Enza Bruno Bossio con consorte, e addirittura lo stesso Oliverio e chi più ne ha…

Nel frattempo, la stessa sera, Mauro si precipita in quel di San Giovanni in Fiore dal presidente Oliverio, il quale, da attore navigato, lo tranquillizza e con fare sbigottito afferma di non sapere nulla a riguardo. Il dg dell’Asp cosentina si tranquillizza acquistando nuova e spavalda linfa di sopravvivenza. Qual è quindi la “chiave di lettura” dell’intera squallida vicenda? La verità è che nelle intenzioni del miserrimo Oliverio la volontà del “licenziamento” di Mauro c’era tutta, il fatto è che gli “sponsor” che sostengono l’attuale dg sono talmente “forti” che è lo stesso presidente Oliverio a doversi piegare al loro volere, evidentemente anche per il fatto che detengono “pacchetti” di voti che il presidente giudica essere determinanti per la sua avventura da ronzino spompato funzionale a garantirgli altri cinque anni di stipendio a spese dello stato e dei cittadini calabresi.