Cosenza, Viale Parco: la Lega (?) e il Pd tuonano contro Occhiuto ma qui gatta ci cova…

La viltà e l’opportunismo di alcuni soggetti politici di questa città non conosce vergogna. Dopo mesi e mesi di complice silenzio, d’un tratto, le anestetizzate (per convenienza) coscienze politiche di alcuni soggetti si svegliano e, per mera convenienza, dicono: siamo con il popolo e chiediamo al sindaco di riaprire viale Mancini. A dirlo sono due partiti: la Lega e il Pd cosentino. Sulle esternazioni di Madame Fifì abbiamo già scritto, e la domanda che tutti le hanno rivolto nei commenti sui social è stata questa: ma tu, deputata del Pd Enza Bruno Bossio, fino a ieri dove sei stata? Perché non hai parlato prima, e soprattutto perché parli adesso?

Domande che potremmo definire, tranquillamente, retoriche, perché le risposte le conosciamo tutti. Madame Fifì ha rotto il silenzio non certo perché ha deciso di stare dalla parte della legalità e dei cosentini, ma piuttosto perché costretta da Palla Palla a prendere posizione, per non lasciarlo solo in questa diatriba con Occhiuto, specie alla vigilia di due importanti appuntamenti elettorali: Europee e Regionali. E poi c’è l’avvento di Zingaretti alla segreteria nazionale del Pd, ormai imminente, che ha già annunciato di voler far piazza pulita dei vecchi ladroni e di tutti coloro i quali per anni hanno intrallazzato sottobanco con gli avversari di sempre: Forza Italia e compari vari. E Madame Fifì corrisponde precisamente a questo identikit, come Palla Palla del resto. Porsi in conflitto con Occhiuto, secondo un suo insano ragionamento, potrebbe allontanare “i sospetti” di Zingaretti su di lei.

Ma c’è un altro aspetto che l’ha costretta ad esternare contro Occhiuto, ed è quello relativo alla tanto attesa azione giudiziaria su Cosenza, che ormai non nasconde neanche Gratteri. Poiché è di dominio pubblico che Occhiuto c’è dentro fino al collo, la megera ha pensato bene di prendere le distanze, come a volersi differenziare, una volta per tutte, dal suo socio in malaffari di una vita e compare di tanti intrallazzi, Mario Occhiuto. Come se lei in questa azione giudiziaria, alle porte, non c’entrasse nulla. Un angioletto in mezzo a tanti diavoli: è questo quello che cerca di far passare la magara con queste sue sconclusionate, quanto inutili esternazioni. Come se la città non sapesse nulla di tutte le nefandezze che in tanti anni di falsa politica ha inflitto a generazioni di calabresi, costretti dal suo continuo ladrocinio delle risorse pubbliche, a vivere in miseria. Un personaggio, quello di Enza Bruno Bossio, che definirlo, così come ha fatto l’ingegnere intercettato dalla Dda di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta “Lande desolate”, una delinquente matricolata, è dire veramente poco. Alle sue parole non crede più nessuno.

Poi c’è la Lega: gira da qualche giorno sul web un manifesto/appello che porta il simbolo della Lega con “Salvini premier” che chiede ai “quadri locali” della Lega di aiutare il popolo cosentino in questa giusta battaglia della riapertura del viale Giacomo Mancini.  A diffondere l’appello Maximiliano Granata, fratello del consigliere comunale Vincenzo Granata della Lega, e fratello di latte di Occhiuto, almeno così si sono chiamati, tra di loro, fino a ieri.

Quello che in tanti si chiedono in merito a questo manifesto/appello è: si tratta di una iniziativa personale di Maximiliano Granata, che vuole mandare messaggi a qualcuno in merito alla candidatura al consiglio provinciale del fratello Vincenzo, oppure è stato il partito di Salvini a chiedergli di divulgare quel manifesto/appello? Perché questo non è chiaro. Perciò chiediamo a Gianfranco Bonofiglio, segretario cittadino della Lega, nonché giornalista e autore di tanti scritti contro la corruzione politica e le mafie, di chiarire questo aspetto politico: la richiesta al sindaco Occhiuto di riaprire viale Parco, arriva dal partito o è una iniziativa personale di Maximiliano Granata? E ancora: la Lega cosentina ha una sua posizione ufficiale sulla riapertura del viale, o il silenzio continuerà a regnare sovrano?

Una cosa è certa, e tutta la città lo ha capito: quando si muovono marpioni di questo livello, capaci di sostenere oggi il contrario di quello che hanno sostenuto fino a ieri, di sicuro gatta ci cova…