Crotone. Beni culturali, Sestito: “Se Occhiuto tace significa che vuole l’accorpamento a Sibari”

“La vicenda dell’accorpamento del parco e del museo di Capocolonna con quello di Sibari, che si presenta, come già più volte da noi ribadito, come l’ennesimo schiaffo ben assestato a questo nostro martoriato territorio, tiene banco anche grazie alle recenti dichiarazioni rilasciate da Roberto Spadea e riportate nelle pagine del Crotonese”. Lo scrive il presidente di Arci Crotone Aps, Filippo Sestito, prendendo spunto dalla lunga intervista rilasciata dall’ex direttore del museo archeologico nazionale di Crotone a “Il Crotonese”, bisettimanale della provincia di Crotone nell’edizione in edicola da venerdì 1 settembre 2023.

“Ciò che appare incomprensibile non è solo la scelta dell’accorpamento con Sibari totalmente priva di ogni fondamento e profondamente lesiva della dignità di Crotone – aggiunge – quanto l’incapacità degli enti locali di pretendere il rispetto della nostra comunità e di tutelare i nostri interessi così come il tentativo maldestro di far apparire pienamente condivisa questa ‘idea’ di sviluppo culturale passando da accordi e concessioni che spesso non contribuiscono al benessere della collettività”.

Sestito stigmatizza, alla luce di questa vicenda, “la totale irrilevanza della comunità crotonese nel panorama politico ed istituzionale regionale e nazionale ed è curioso – rileva – come questo avvenga in modo così eclatante proprio nel momento in cui in seguito alla revisione dei collegi elettorali la provincia di Crotone, inserita nel collegio uninominale Calabria U01 non a caso denominato Rossano-Corigliano, non esprime praticamente nessun rappresentante del territorio. Il fatto che a Crotone abbiano fatto incetta di voti i vari Furgiuele & co. porta a questi risultati: tutti i territori possono contare su una rappresentanza tranne il nostro”.

“Stessa cosa – aggiunge – vale a livello regionale: il governatore Occhiuto non ha preso posizione sulla vicenda dell’accorpamento, sebbene si tratti di un’operazione palesemente ingiustificabile. Ah no, scusate, non intervenendo ha preso posizione a favore dell’accorpamento a Sibari. Non sarà perché il suo territorio di riferimento è quello di Cosenza, vero?. Intanto la spoliazione va avanti e la nostra irrilevanza – conclude il presidente di Arci Crotone Aps – è sempre più confermata”.