Crotone, Zenga torna a San Siro e scherza con Gattuso: “Si metta una mano sul cuore…”

Crotone's head coach Walter Zenga during the Italian Serie A soccer match FC Crotone vs AC Chievo Verona at Ezio Scida stadium in Crotone, Italy, 17 December 2017. ANSA/ALBANO ANGILLETTA

(ANSA) – CROTONE, 4 GEN – Aria di derby per Walter Zenga che si appresta ad affrontare con il suo Crotone sabato prossimo 6 gennaio (ore 15) quel Milan che è stato rivale di decine di stracittadine negli anni 90. “Mi aspetto che il Crotone – dice l’ex portiere dell’Inter – faccia la gara a San Siro con la stessa attitudine di voler far punti che ho visto nelle ultime tre gare. Veniamo da due sconfitte, ma con buone prestazioni che sono sempre migliorate. Dobbiamo focalizzarci sulle positività perché alla lunga la continuità dà i suoi frutti. Gattuso sta facendo delle cose interessanti. Lui è calabrese – scherza Zenga – per questa gara si metta una mano sul cuore … A parte le battute è un rivale leale e sta mettendo a regime il Milan. Hanno giocato tante gare e non ha avuto molto tempo per mettere a punto gli schemi. Si vede che stanno crescendo e lo si è visto nella partita di Coppa Italia.
Hanno fatto una gara notevole contro l’Inter e penso che in campionato non abbiano la classifica che meritano. Gli auguro il meglio, ma non da questa gara però, dalla prossima”.

Walter Zenga, quindi, rievoca i derby del passato quando lui era il portiere dell’Inter. “Erano tempi diversi. Da una parte e dall’altra – dice – c’erano calciatori cresciuti nei vivai di Milan ed Inter. C’eravamo io, i fratelli Baresi, Maldini, Tassotti, Donadoni, Bergomi. Tutti calciatori che sentivano l’appartenenza a quelle maglie. Per 90 minuti, anche se si condivideva la Nazionale, non ci guardavamo in faccia: eravamo nemici, ma nel massimo rispetto”.
Zenga confessa poi il suo sogno ed un po’ la sua amarezza: “Io sono nato e cresciuto interista ed allenare l’Inter è un’aspirazione. I cugini rossoneri hanno dato la possibilità ad alcuni ex di sviluppare il loro sogno, mentre l’Inter no. Al momento però vivo il presente perché non si può pensare al futuro se non si pensa a quello che si fa. Prima di sognare bisogna svegliarsi e pensare all’oggi. Il mio oggi è il Crotone che penso a salvare”.