Edilizia sociale: Pino Gentile, i suoi avvocati e quella delibera “fuori sacco”

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Tra i documenti relativi agli avvisi agli indagati della conclusione delle indagini preliminari dell’inchiesta sull’edilizia sociale, ce ne sono tanti che riguardano la malapolitica. Tra gli indagati principali infatti c’è Pino Gentile, successivamente rinviato a giudizio nella sua qualità di ex assessore regionale ai Lavori pubblici.

Secondo i magistrati della procura di Catanzaro, Domenico Guarascio e Fabiana Rapini, Gentile, in combutta con ben individuati dirigenti regionali, ha preparato un piano perfetto per annullare il precedente bando, riformularne uno nuovo e siglare un patto milionario con i costruttori a lui vicini.

GENTILE E LAGANA’

Pino Gentile e il dirigente Giovanni Laganà (Gentile viene indicato dai pm come “soggetto istigatore della condotta”) nominavano in violazione all’art. 7 comma 6 del Dlgs 163/2001…. una specifica commissione composta dal dirigente regionale Domenico Pallaria quale presidente, dall’avvocato Masella Egidio e dall’avvocato Spataro Giovanni quali componenti, dando mandato alla medesima commissione di visionare gli atti di valutazione delle istanze di cui alle graduatorie inerenti il precedente bando di concorso; i ricorsi pervenuti nonché ogni altro atto ritenuto necessario al fine di verificare le problematiche richiamate alla deliberazione di giunta prodromica all’annullamento dei precedenti esiti del bando… allorchè ne disponeva la sospensione cautelare delle graduatorie adottate così procurando intenzionalmente ai componenti esterni alla dotazione organica dell’ente (Masella e Spataro) un ingiusto vantaggio patrimoniale con gli emolumenti per l’espletamento dell’incarico…

La Commissione viene nominata, inoltre, senza fare minimamente cenno alla possibilità di utilizzare risorse disponibili all’interno dell’ente (avvocatura).

Il decreto del 24 – 8 – 2010 relativo alla nomina della Commissione è stato pubblicato il 5 ottobre ovvero quando la medesima Commissione aveva già ultimato la propria attività, il 14 settembre…

Ma non basta: l’ingegnere Capristo (altro dirigente regionale di gentiliana espressione) non solo convocava la commissione prima ancora che il decreto fosse registrato ma informava anche gli interessati degli effetti dello stesso prima di tale imprescindibile formalizzazione…

Gli avvocati Masella e Spataro, poi, risultano soggetti legati da precedenti rapporti con l’assessore Gentile, di fatto soggetto proponente nelle deliberazioni di giunta regionale dell’annullamento del precedente bando.

In effetti, l’indicazione dell’avvocato Giovanni Spataro quale difensore di fiducia di Pino Gentile si palesa anche da talune indiscrezioni giornalistiche…

LA DELIBERA “FUORI SACCO”

Pino Gentile, quale assessore ai Lavori pubblici, in violazione dell’art. 13 della legge regionale n, 7/1996 e degli artt, 14 e 17 della stessa legge… proponeva la deliberazione 622/2010 non iscritta all’ordine del giorno, nemmeno sottoposta al vaglio della preventiva istruttoria da parte dell’Ufficio di segreteria della giunta, in assenza di qualsivoglia ed esplicitata ragione di urgenza o di rilevante interesse collettivo che ne legittimasse l’avocazione rispetto al competente Dipartimento regionale, al fine di annullare le graduatorie approvate in precedenza… inerenti interventi edilizi (già ammessi al relativo finanziamento) da realizzare ai sensi della legge regionale 38/08 ossia riguardanti il “Bando di concorso per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale da offrire in locazione o in proprietà”, recependo acriticamente i risultati della relazione della Commissione, in maniera tra l’altro del tutto “anomala ed atipica” allorchè, con la medesima deliberazione, si demandava al Dipartimento Regionale dei Lavori Pubblici l’adozione del formale provvedimento di annullamento (sospendendo addirittura l’esecutività delle delibera con il medesimo processo verbale a corredo del provvedimento di giunta)…

Così facendo procurava intenzionalmente un ingiusto danno alle imprese risultate già vincitrici in base alle precedenti graduatorie approvate (ed ammesse al finanziamento) tra cui la Gatto Costruzioni SpA e l’Edil Parco Srl.

Condotta materiale e intenzionale vieppiù lumeggiata dalle seguenti circostanze:

la delibera approvata trattasi di attività gestionale nemmeno contemplata nel novero dell’articolo 36 dello Statuto della Regione Calabria… La delibera viene adottata “fuori sacco” nemmeno esplicitando concretamente le ragioni di urgenza e/o i poteri avocativi dell’organo rappresentativo e per di più in presenza di interventi edilizi aggiudicati e già ammessi al relativo finanziamento.

Da ultimo, la successiva adozione del provvedimento formale di annullamento, allorchè demandata al competente Dipartimento lumeggia quanto alla rappresentazione in capo ai componenti della giunta e dunque dell’assessore Gentile proponente, circa l’incompetenza ad adottare l’atto censurato.