Fratelli d’Italia, la Procura di Milano apre inchiesta sui fondi illeciti dopo l’inchiesta di Fanpage

Il capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, si è autosospeso dopo la pubblicazione di un’inchiesta su presunti finanziamenti illeciti.

L’inchiesta, realizzata da Fanpage, è stata messa in onda su La7 nel programma Piazzapulita di Corrado Formigli.

A seguito della pubblicazione, la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio.

«Non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari» e «non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita», ha detto in una nota Carlo Fidanza, prima di comunicare la decisione di «autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali». Mentre la candidata di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Milano, Chiara Valcepina, protagonista dell’inchiesta insieme ad altri esponenti del partito, ha annunciato di aver diffidato Fanpage e La7 dal diffondere il servizio «realizzato in maniera strumentale».

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha scritto una lettera al direttore di Fanpage chiedendo «il girato di questi tre anni: sono rigida ma non me ne vogliate se non giudico i miei dirigenti sulla base di un filmato. Vi chiedo l’ intero girato di cento ore».

Per realizzare l’inchiesta, spiega Fanpage, «per tre anni con un nostro giornalista ci siamo finti importanti uomini d’affari, e ci siamo infiltrati in un gruppo di nostalgici del fascismo che da anni condiziona la politica dei partiti di destra».

La presidente di FdI, «in attesa di riscontri», ribadisce «a nome di Fratelli d’Italia che nel nostro movimento non c’è alcun spazio per atteggiamenti ambigui sull’antisemitismo e sul razzismo, per il paranazismo da operetta o per rapporti con ambienti dai quali siamo distanti anni luce, né per atteggiamenti opachi sul piano dell’onestà».

Nella prima puntata dell’inchiesta, vengono mostrate conversazioni nelle quali Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini — 49enne noto come «il Barone Nero», che nel corso della puntata dell’inchiesta dice al giornalista sotto copertura di «avere molti contatti ad alti livelli politici e nella massoneria» — «circondati da camerati e candidati — spiegano al giornalista sotto copertura — un modo per dare al partito dei soldi in nero per la campagna elettorale, utilizzando delle “lavatrici”».

Fidanza, nella sua nota, sostiene di aver «ribadito al “giornalista infiltrato” che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Il fatto che questi ulteriori colloqui non siano stati trasmessi la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta e contribuisce a dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta». Fidanza ha anche affermato di «riservarsi di adire la giustizia civile e penale a tutela della mia reputazione».

Nella nota, Fidanza prende anche le distanze da Jonghi Lavarini, definendo «inaccettabili» le affermazioni «a suo dire goliardiche», che «non hanno né possono avere alcuna cittadinanza in Fratelli d’Italia, partito in cui peraltro lo stesso non è iscritto né ricopre alcun ruolo». Jonghi Lavarini ha poi spiegato che le parole pronunciate nel video erano «solo battute, millanterie e goliardate da bar».

Lo stesso Jonghi Lavarini fu candidato nel 2018 alla Camera con Fratelli d’Italia e venne poi condannato per due anni per apologia del fascismo.

«Noi abbiamo un gruppo trasversale, diciamo esoterico, dove ci sono diversi massoni, poi c’è tutto un filone di ammiratori di Hitler, in più abbiamo un nostro informale servizio di informazione e sicurezza, una rete di ex militare, servizi segreti, piuttosto che le forze armate, ci sono anche persone straniere… Abbiamo contatti politici nel centrodestra, non solo nella Lega, ma anche in Fratelli d’Italia e persino in Forza Italia».

Nelle immagini mostrate da Fanpage, Jonghi Lavarini e la candidata di Fratelli d’Italia alle elezioni di Milano, Chiara Valcepina, si salutano con il saluto gladiatorio e fanno il saluto romano.

Nelle immagini mostrate, Fidanza — parlando con il giornalista sotto copertura — spiegherebbe come fornire fondi «in nero» per la campagna elettorale di Valcepina: «Con quei soldi ci paga il bar o altre spese», spiega. In altre immagini, Fidanza spiegherebbe al giornalista di accordarsi direttamente con Jonghi Lavarini — presente a quel colloquio — perché «per un anno e mezzo devo rimanere limpido, mi gioco la carriera».

Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha commentato la notizia sotto la foto postata da Matteo Salvini con Giorgia Meloni («Vinciamo e cambiamo l’Italia»): «Ma pensate invece a cambiare con fascismo, fascisti e neofascisti che sono semplicemente orribili le commistioni documentate da Fanpage e Piazza pulita».