Giornata contro la violenza sulle donne, Cosenza partecipa a suon di arpe

Le sorelle Mirabal, per le quali venne istituita la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Quando l’amore si trasforma in possesso, diventa un amore malato e genera violenza, una vera e propria piaga sociale. La violenza maschile sulle donne assume molteplici forme e modalità, sebbene la violenza fisica sia la più facile da riconoscere. Non esiste un profilo della donna-tipo che subisce violenza, essa coinvolge tutte le donne.

In Italia, secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. Si tratta del 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre. Se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, è aumentata invece la percentuale dei figli che vi assistono.

Oggi nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, tantissimi comuni hanno organizzato campagne di informazione e di sensibilizzazione. Proprio perché la violenza si può combattere attraverso la prevenzione.

Anche Cosenza aderisce alla giornata e lo fa attraverso la musica, con il suono delle arpe, strumento appositamente scelto per la sua delicatezza e armoniosità. Stasera si terrà un concerto dell’Orchestra Italiana di Arpe, fondata nel 2010 da Albarosa Di Lieto (titolare della cattedra di arpa al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza), alle ore 20,30 presso il CinemaTeatro “Tieri”. L’iniziativa, dal titolo “A suon di arpe diciamo no alla violenza sulle donne” vuole proprio ricordare e far riflettere sull’importanze di tale giornata e il valore che essa assume.

Ricordiamo, infatti, che il 25 novembre non è una data a caso, è il ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Rafael Leonidas Trujillo. Tre sorelle, di cognome Mirabal, dette anche Las Mariposas (le farfalle), che avevano avuto il coraggio di opporsi alla dittatura e di lottare per i diritti femminili nel paese sudamericano, furono torturate, massacrate, strangolate. Buttando i loro corpi in un burrone venne simulato un incidente.

Nel 1999 una risoluzione Onu ha stabilito che l’anniversario della loro morte sarebbe stato, di lì in avanti, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Ancora oggi, purtroppo, si verificano eventi del genere; in alcuni luoghi il tempo non sembra essere passato e si verifica la stessa tragedia: basta pensare alle bambine dell’India che quotidianamente  vengono stuprate e uccise. Ma anche a casa nostra la violenza contro le donne è realtà evidente o spesso nascosta in ambito domestico.

Proprio per questo bisogna identificarsi con ogni donna che soffre e trasformare la sua sofferenza in un grido comune di solidarietà, non solo oggi nella giornata dedicata contro la violenza sulle donne, ma in tutti i giorni dell’anno.

Valentina Mollica