I biscotti calabresi più famosi del mondo: i Mostaccioli, ecco la loro storia

Siamo nel pieno del periodo di San Giuseppe, la fiera a Cosenza è aperta e, come da tradizione, nelle bancarelle e negli stand non possono mancare i famosi Mostaccioli.

mostaccioli I mostaccioli sono un dolce tradizionale di Soriano Calabro e Serra San Bruno, la cui ricetta è stata sempre tenuta segreta e mai svelata neanche nei libri. Il dolce ha origini antichissime, è un intreccio tra storia e leggenda tramandata negli anni da padre in figlio nel corso delle generazioni.

La leggenda ne assegna la diffusione ad un monaco misterioso, apparso all’improvviso e sparito nel nulla, che li avrebbe offerti generosamente ad una popolazione contadina e povera come quella di Soriano.

La vicenda storica invece è più chiara: l’introduzione dei mostaccioli si attribuisce ai monaci certosini del centro di S. Stefano in Bosco vicino Serra S. Bruno. Poi ai Domenicani del convento appunto di S. Domenico, sorto nel 1515, che hanno insegnato e sostenuto tra gli artigiani locali l’arte pasticcera, fiorente tra il 600 ed il 700, infatti tante sono di svariate forme riprodotte dai cosiddetti “mastazzolari”, che lavorano con le mani un comune impasto. Aventi forme svariatissime e decorati con carta stagnola vivacemente colorata.

Immagini fantastiche, espressione di vita quotidiana, di oggetti comuni, di leggende, sono imagessimboli del fluire del tempo, della superstizione, di miti di ricorrenze e di culto.

Forme libere, gruppi di animali, figure umane, e religiose.

Le più comuni sono il pesce, il paniere, il cavallo, la donna, il cuore, la esse barocca e sono decorati da strisce di carta stagnola colorata al rosso, verde ed argento.

mostaccioli_soriano (1)Oggi il delizioso prodotto si è evoluto nelle forme e nelle preferenze gastronomiche dei cultori ma rimane quel buonissimo biscotto duro. Le forme di colore nero (tipo il “cavallo di San Francesco”), si ottengono per bruciatura dello zucchero sul fuoco con pochissima acqua. Tipica era l’usanza dei maestri “mostacciolari” di Soriano Calabro di dare ai Mostaccioli la forma del Santo protettore del paese, dove i dolci venivano venduti in occasione delle feste patronali.

Una collezione delle forme classiche di questi speciali biscotti è raccolta presso il Museo di Palmi, il Museo nazionale delle arti e mestieri di Roma. In ogni caso incerta è l’origine dei mostaccioli, forse araba, anche se il nome deriva dal latino “mustacea” antica focacceria nuziale, o forse magno-greca. Insomma questi fantastici biscotti sono presenti in tutte le fiere e le sagre della Calabria, arrivando ovunque e diffondendo il loro gusto e la loro storia ricca di fascino.