La verità di Ciccio Modesto: “Quello strozzino è inattendibile”

Ciccio Modesto ha detto la sua verità da uomo libero. Non ha potuto farlo allo stadio “Gigi Marulla”, pericoloso crocevia di interessi convergenti per non urtare la suscettibilità della DDA di Catanzaro, che con lui ha evidentemente preso un grosso abbaglio. Tutto addebitabile al procuratore aggiunto Vincenzo Luberto.

All’Hotel San Francesco di Rende il calciatore crotonese era affiancato dai suoi due legali, Leo Sulla di Crotone e Angelo Pugliese di Cosenza, lo stesso che difende anche Isabella Internò, impelagata fino al collo nell’omicidio di Denis Bergamini.

E’ la fotografia della giustizia cosentina, dove può accadere tutto e il contrario di tutto e ritrovarsi sempre le stesse persone a metterci la faccia. Magie cosentine che conosciamo fin troppo bene.

Ciccio ha giustamente inveito contro il pentito-strozzino che l’ha accusato, Roberto Violetta Calabrese.

calabrese8 “Ho subito una truffa da questo signore di circa 800mila euro – ha detto – per la costruzione di un edificio in via Popilia, ma vengo accusato di usura da Calabrese quando lui stesso si dichiara usuraio e strozzino… È stato dichiarato inattendibile e sul mio conto ha detto solo falsità, è un bugiardo”.

Modesto ha ricordato di aver presentato più volte denunce contro questo lurido strozzino ma di non essere mai stato preso in considerazione dalla DDA di Catanzaro, dove il magistrato Luberto ha forzato la mano come minimo per avere eco mediatica ma sostanzialmente per qualcos’altro, che al momento ci sfugge.

Quanto al futuro calcistico, Modesto ha rivelato di aver ricevuto un’offerta dal Rende ma che giocherebbe anche gratis con il Cosenza Calcio.