Lettere a Iacchite’: “Amantea, vi racconto la mia disavventura con la guardia medica”

Egregio Direttore,

vorrei affidare al suo giornale, che leggo con assiduità, un fatto di cronaca che ha dell’incredibile, se l’incredibilità’ in Calabria non fosse ormai parte integrante della “normalità’ “.
Alla già abbondantemente disastrata situazione sanitaria mancavano anche dei singoli comportamenti, fortunatamente isolati, dettati da irrazionalità ingiustificata, per non dire idiota.

La sera di venerdì 21 febbraio, per la mia nipotina di due anni e mezzo, con febbre a 40, viene chiamata la guardia medica di Amantea. Costui si rifiuta di visitare la bambina con queste testuali parole: “Chi me lo assicura che voi non avete il coronavirus ?”.  Alle dure rimostranze risponde che lui non effettua visite anche perché l’ Asp non gli ha fornito la mascherina e quindi l’unica cosa da fare è barricarsi in casa.
Un vero e proprio delirio misto di incapacità razionale e psicosi. Ovviamente ho informato i carabinieri. La ringrazio se vorrà porre all’attenzione dei lettori questo ennesimo sconcio.

Lettera firmata