Lettere a Iacchite’: “Asp Vibo, ecco come si favorisce sfacciatamente la sanità privata”

I medici specialisti dell’Asp di Vibo Valentia: una storia come tante di cattiva gestione sanitaria.

Le prestazioni di medicina ambulatoriale a Vibo sono erogate con centinaia di ore ma nonostante ciò non riescono a garantire alla popolazione la soddisfazione della domanda. Il motivo è dovuto al fatto che le ore sono distribuite in maniera autoreferenziale cioè in funzione delle esigenze di alcuni medici e non delle esigenze della popolazione. Infatti alcune zone abbondano di ore ma altre no perché non sono gradite dai medici che le devono erogare.

Alcuni medici, come ad esempio la dottoressa Donatella Bellacoscia, abitano in altre province calabresi però la residenza ce l’hanno nella nostra provincia in modo da potersi pagare l’accesso.

La dottoressa aveva le ore a Serra San Bruno e a Vibo ma nel 2020 il commissario Giuliano e il direttore del Distretto Sanitario Dr. Bova hanno pensato bene di trasferirla a Vibo togliendole le ore nelle zone per lei disagiate cioè Serra San Bruno e Soriano. Con l’avvento di un altro commissario (Dr.ssa Bernardi) le ore di specialistica ambulatoriale della dottoressa Bellacoscia sono state giustamente ripristinate a Serra e a Soriano.

Ma con il ritorno a Vibo del commissario Giuliano le 36 ore di specialistica ambulatoriale della dottoressa Bellacoscia sono state di nuovo interamente assegnate a Vibo con l’aggiunta, il giovedì, anche di un intero turno di prestazioni aggiuntive pagato a 470 euro.

A Serra San Bruno e a Soriano viene mandato un medico a tempo determinato che però non è in gradi di fare l’ecografia, che, per alcuni pazienti è essenziale per il monitoraggio della patologia. Tale circostanza costringe i malcapitati pazienti di Serra e Soriano a pagarsi con le proprie tasche l’ecografia presso i centri privati foraggiando ancora, come se ce ne fosse bisogno, i boss della sanità privata, tanto più che a pochi chilometri, a Mileto, ha appena aperto un Centro Radiologico facilmente riconducibile al dottore Mangialavori di Forza Italia, che ormai in tutta la Calabria conoscono meglio come Peppe ‘ndrina. Inoltre, in caso di ulteriori visite di controllo, questi pazienti non hanno la certezza di essere rivisti dallo stesso medico perché questo ha un incarico semestrale a scadenza.

I medici specialisti, inoltre, sono stati autorizzati a timbrare solo l’entrata e nonostante il Cup faccia partire le prenotazioni già dalle otto del mattino questi si sentono autorizzati a iniziare quando vogliono. Le visite specialistiche domiciliari, pagate come extra lavoro, dovrebbero essere erogate in orari diversi da quelli ambulatoriali, ma nonostante ciò le fanno durante l’orario di apertura dell’ambulatorio grazie ai mancati controlli delle strutture distrettuali preposte.

Un altro capitolo strano e curioso è quello della gestione dell’attività extra moenia dei medici ospedalieri. Ma magari facciamo la prossima volta, a presto.

Lettera firmata