Lettere a Iacchite’: “Morra e quelle sue scarpette rosse”

La foto si rifà a molti anni or sono, e rappresenta una delle tante riunioni del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Viafora (Cassano), quando il movimento ancora era alle origini e non aveva rappresentanti in politica.

All’epoca si cercavano posti gratuiti per fare riunioni, oggi si scelgono posti costosi perché bisogna fare bella figura. Capisco la necessità di apparire, specie in una società dove l’estetica conta più dell’essere, ma permettetemi di usare la metafora che segue per indicare la “mutazione”, una volta raggiunto il potere, che ha subito il Movimento che dalla fascinazione del potere e dell’apparire doveva essere immune. E così non è stato. Perciò la metafora che segue è calzante.

Riguardando questa foto, alla luce di quello che è diventato oggi il Movimento, la prima cosa che ho notato è stato l’abbigliamento degli Onorevoli Parentela e Morra, all’epoca molto umile e commerciale. Non ho potuto non notare le scarpe da tennis rosse da bancarella del senatore Morra. Un paio di scarpe consumate, sporche, segno evidente di una condizione materiale che non gli permetteva di andare oltre il mercatino rionale.

Lo stesso per l’onorevole Parentela seduto alla destra di Morra, e tutti gli altri/e. La loro umiltà era per noi la garanzia che mai avrebbero tradito gli ideali del Movimento: tra il popolo e gli “eletti” non ci sarebbe mai stata nessuna differenza. E quelle scarpe consumate, calzate da Morra, rappresentavano il sigillo a questo patto. Ma le cose non sono andate cosi: da quando è stato eletto Morra, Parentela, Dieni, Nesci, Orrico, Corrado e gli altri, si sono da subito scordati la loro umile provenienza e oltre a cambiare negozio di abbigliamento (l’ultima volta che ho visto Morra in Tv, indossava delle clarks bellissime) hanno cambiato anche il modo di rappresentarci.

Si comportano allo stesso modo degli Onorevoli dei partiti che tanto abbiamo criticato. Morra non è più venuto nei nostri umili luoghi  con le sue umili scarpe da bancarella a darci una mano nella continua e disperata lotta contro il malaffare e la corruzione di cui tanto avevamo parlato. E come tutti gli altri deputati e senatori 5 Stelle, passa le sue giornate tra inutili convegni e passerelle politiche. Se ne va in giro per l’Italia con le sue nuove clarks a predicare legalità e Giustizia, guardandosi bene a non mettere più “scarpa” nei nostri territori che poi sono anche i suoi. Francamente questo è incomprensibile. Avremmo dovuto avviare mille battaglie nei nostri territori, e invece tutto è rimasto tale e quale, evidentemente Morra ha paura di sporcarsi nel fango le sue belle e nuove clarks. Così come tutti gli altri (nella foto la metamorfosi dell’Onorevole Nesci).

Capisco che per entrare in Parlamento è necessario un certo decoro estetico, e le scarpette nuove ci possono pure stare, quello che non ci sta è che una volta indossato l’abito nuovo ci si dimentichi di chi ancora è costretto a portare le scarpe da tennis rosse comprate alla bancarella (nella foto il nuovo look dell’Onorevole Parentela).

E niente… non siamo un partito non siamo una casta, siamo cittadini punto e basta.

Pasquale Cersosimo