Liceo classico di Rende, la dirigente scolastica replica alla lettera del genitore a Iacchite’

Egregio direttore,

rispondo alla lettera da voi pubblicata nella giornata di ieri.

Sono veramente amareggiata dal fatto che il genitore, che dice di farsi portavoce di commenti all’uscita della scuola, non abbia mai pensato che sarebbe stato più semplice e naturale rivolgersi direttamente alla sottoscritta per chiedere spiegazioni prima di infangare il nostro Liceo.

Io sono a disposizione di tutti, senza vincoli di giorni o orari, anche di pomeriggio in queste settimane in cui si svolgono i consigli di classe.

La professoressa in questione è mancata due settimane e la durata dell’assenza non consente, per norma, la nomina di un supplente. Qualora l’assenza dovesse protrarsi, in proroga e con continuità temporale, oltre tale periodo, indipendentemente dalla durata successiva, la scuola potrà attingere a risorse professionali esterne.

Nelle more la sostituzione avviene con personale interno a disposizione.

Se l’orario scolastico, compatibilmente con altre assenze, non consente la presenza di un docente in classe, e nelle classi del biennio solo eccezionalmente, avvertiamo il giorno prima della variazione di entrata o uscita chiedendo NON la giustificazione quanto la firma del genitore sul libretto di giustificazioni, per accertarci che la famiglia ne sia a conoscenza.

L’alternativa sarebbe lasciare i ragazzi a se stessi, con tutte le responsabilità che ne conseguono.

La qualità di un percorso scolastico si misura nello stile della relazione educativa, che cerchiamo di curare con attenzione e sistematicità nei confronti di ciascuno.

Tutto ciò presuppone un rapporto di fiducia costruito giorno per giorno con trasparenza, chiarezza, dialogo fra tutte le parti della nostra comunità scolastica.

Quello che è mancato all’anonimo genitore.

Sono altrettanto preoccupata che si possa pensare di esternare indirettamente per paura di ritorsioni. Chi lo fa attribuisce ad altri una mentalità distorta, per usare un eufemismo, che di certo non appartiene alla nostra scuola.

Eleonora Saia

dirigente scolastico liceo classico “Gioacchino da Fiore”

Rende

Egregia dirigente,

non per ergermi ad avvocato difensore del genitore che si è rivolto a me, ma mi preme sottolineare alcune considerazioni.

Il genitore che ha scritto a Iacchite’ non è ANONIMO. Si è correttamente rivelato con nome e cognome e ho verificato che “esiste” e che mi ha comunicato le sue esatte generalità.

Io non so (e non lo voglio neanche sapere) perché ha scritto di aver paura di “ritorsioni” e perché non ha pensato di interpellarla rispetto al problema che ha evidenziato.

Mi sembra, tuttavia, che si sia espresso in maniera educata e civile e non l’abbia offesa in nessun modo.

Una comunità scolastica cresce anche con queste piccole polemiche e magari ne esce più rafforzata. Il bello della democrazia è anche questo.

E poi, mi scusi, cosa ci staremmo a fare noi organi di informazione se un cittadino non potesse scegliere liberamente di rivolgersi a noi?

Gabriele Carchidi