Macrì, te lo dò io il Giappone

TE LO DO’ IO IL GIAPPONE

Mentre il costone della Madonna dell’Isola di Tropea frana pericolosamente a mare, il sindaco Giovanni Macrì continua il suo viaggio istituzionale in Giappone. Mentre un’intera cittadina vive con il fiato sospeso nella paura di nuovi staccamenti di roccia, il sindaco Giovanni Macri passa da una conferenza all’altra nelle lontane terre del Sol levante. Un viaggio istituzionale costato al Comune di Tropea circa 10 mila euro. Le ultimissime notizie apparse, poche ore fa, sulle pagine facebook dell’interessato e del Comune ci danno il nostro Marco Polo all’Università Ryutsu Keizai University, a disquisire di come  governare la bellezza, una lezione universitaria agli studenti sul modello Tropea. Siamo al paradosso, noi calabresi che non riusciamo a mantenere in piedi il simbolo più importante della principale località turistica della nostra regione andiamo a dare lezioni  in una terra  all’avanguardia  nella prevenzione dei terremoti e della tutela dei territori.

Sempre sul sito del primo cittadino e del Comune di Tropea  possiamo leggere un post datato 9 aprile, giorno di Pasqua, a poche ore del crollo del costone, che ci illumina sulle tappe  del  viaggio trionfale. Il comunicato ci informa  che in  terra di levante il novello Marco Polo vi  si è recato anche per disquisire di ARTE E GIARDINI, STRUMENTI MARKETING TERRITORIALE.  PROSEGUE CONFRONTO TRA TROPEA E DESTINAZIONI GIAPPONE.MACRÌ CON GOVERNATORE KAGAWA E DIRETTORE TRIENNALE SETOUCHI. Così esordisce a caratteri cubitali il tragicomico comunicato del Comune di Tropea, così firmato (fonte: Comune di Tropea – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying).

Ci addentriamo nella lettura e apprendiamo che si è discusso, tra l’altro, di questo… “La valorizzazione del patrimonio identitario e distintivo dei territori, in particolare del decoro urbano e dei giardini monumentali, come vero valore aggiunto competitivo nella proposta esperenziale e nella capacità di accoglienza autentica del cittadino-temporaneo. È su questi metodi e contenuti ed in una cornice di ampia condivisione di esperienze ed obiettivi che si è articolata la terza, importante sezione di incontri istituzionali del Sindaco di Tropea Giovanni Macrì, ospite e protagonista da circa una settimana in diverse destinazioni turistiche, realtà produttive, culturali e commerciali del Giappone, promossa ed organizzata nell’ambito dell’Accordo di cooperazione tra la Città di Tropea e la Ryutsu Keizai University (RKU)”.

Il comunicato  va avanti in  un crescendo rossiniano, si  passa da un trionfo ad un altro, da una lezione di marketing a una lezione di filosofia di vita e di esistenza. Mentre Tropea soffre, il suo primo cittadino parla di arte, giardinaggio, decoro urbano  e giardini monumentali. Consiglieremo di inserire tra  gli attrattori turistici  anche quello dello sbriciolamento in diretta della rupe di Tropea, pezzo dopo pezzo per l’ incuria e la mancata tutela.

Naturalmente tra gli incontri istituzionali non poteva mancare quello con i manager di Expo 2025 a Kobe, anche se non si capisce che cacchio c’entra con la promozione di Tropea. Grande l’entusiasmo del Principe Macrì del Principato di Tropea alla notizia che  tale Sakai Yoshimasa, uno dei tanti responsabili dell’Expo, vuole invitare la città di Tropea all’esposizione. Una notizia straordinaria – ha esclamato il Primo Cittadino – e il suo pensiero è corso al Presidente Occhiuto (re dei parassiti di tutti i parassiti) che apprezzerà  sicuramente la notizia.

Vuoi vedere che la fama del Palaghiaccio alla stazione di Milano è arrivata perfino in Giappone e quelli ci vogliono ammollare le spese di qualche stand a Osaka? Il destino crudele ha voluto che mentre il costone a Tropea crollasse, il nostro Principe Macrì consegnasse a  Sakai Yoshimasa la statua raffigurante il Santuario di Santa Maria dell’Isola, icona internazionale del Principato di Tropea. E sì perché ormai nella mente di Giovanni Macrì, Tropea non è piu’ un comune d’Italia ma è divenuto un principato e quindi lui non è piu’ un sindaco ma un Principe. Siamo ai livelli del principe Ranieri di Monaco, E naturalmente tutto ciò comporta delle spese di  promozione adeguata. Si va dalle t-shirt con la scritta PRINCIPATO DI TROPEA al costo di quasi 3 mila euro. Oppure l’acquisto di 300 ombrelli al modico prezzo di quasi 2 mila euro sempre con il logo Principato di Tropea. E come non acquistare 380 borsette sempre con il logo del principato e sempre a quasi 2 mila euro di spesa. Queste sono le cose importanti a cui pensare.

Ma torniamo al nostro viaggio. All’expo segue  l’altra intensa tappa di visite con la rete produttivo-agricola dell’isola di Awaji,  avvenuto  il fatidico venerdì 7 aprile e sapere che nel corso dell’incontro il Governatore della Prefettura di Kagawa, Toyohito Ikeda, dopo lo scambio dei doni, i rappresentanti del Principato hanno  avuto modo di  stringere accordi  di cooperazione: ”tra i quali la produzione di extravergine e gli eventi di arte contemporanea; sia a strutturare, attraverso intese di gemellaggio già avviate, la partecipazione di Tropea ad Expo 2025 ad Osaka”. Niente, questa Expo ce la vogliono proprio mollare. A cui va aggiunto l’incontro  molto proficuo con Tetsuyki Imataky, direttore associato del famoso Festival internazionale d’arte di Setouchi (Setouchi Triennale) e sapere che la piccola isola di Naoshima, situata nel Mare Interno di Seto tra le coste di Kagawa (Shikoku) e Okayama, è una delle principali mete di turismo artistico in un viaggio in Giappone.

Da tutto questo nasce il tragico sospetto che in pratica a noi che siamo andati in Giappone  a promuovere Tropea, quelli, i giapponesi, invece ci stanno vendendo la partecipazione all’Expo a Osaka e e il festival dell’arte a Setouchi. E pure i bonsai di Kagawa, tappa di un ulteriore incontro con il Governatore locale nel Sud del Giappone, dove il nostro Marco Polo ha visitato il  famosissimo Giardino storico Ritsurin di Takamatsu. Dove, ci informa il comunicato: ”… Al suo interno, in una tradizionale casa Samurai nella quale gli ospiti calabresi hanno avuto, infine, l’opportunità di pranzare nel rispetto scrupoloso di un’identità, tutelata, valorizzata e divenuta tra le icone più attrattive e turistiche del Giappone”.  E poteva mancare la serata tipica con tanto di Samurai e folklore giapponese?

Mentre in Giappone si continua con il viaggio istituzionale, a Tropea si piange e si sta con il fiato sospeso. Ora capiamo perché ad oggi non c’è stata la parata istituzionale al costone dirrupato da parte del Presidente Roberto Occhiuto, del plenipotenziario Giuseppe Mangialavori, della sottosegretaria Wanda Ferro e compagnia cantante. Si aspetta il rientro del novello Marco Polo dalle terre di levante per un sopralluogo sul sito del disastro. Per adesso ci dobbiamo accontentare del solito comunicato stampa del Comune che in data venerdi 7 aprile ci informava che il Sindaco Giovanni Macrì  ha immediatamente allertato tutte le autorità preposte. C’è massima allerta e la situazione è sotto controllo  da parte del sindaco Macri che è in contatto con il Presidente parassita e l’onorevole… Peppe ‘ndrina. L’unica cosa che il comunicato non dice è che il sindaco, nonostante la massima allerta, in Giappone era e in Giappone è rimasto a continuare a parlare di arte, giardinaggio, bonsai, samurai e quant’altro. Eppure la situazione a Tropea  resta allarmante…

Per adesso finiamo qui. Avremo modo di parlare della denuncia del geologo Fabio Ietto dell’Università della Calabria che ha denunciato: “La relazione geologica sullo stato di salute dell’Isola giace da vent’anni depositata al Comune”. Altro che Giappone…