Madonna del Pilerio, perdonali perché non sanno quello che fanno

Questa volta non ci sarà nessuna Eva Catizone e nessun Salvatore Nunnari che proveranno a mettergli la fascia.

Mario Occhiuto, ex sindaco della città, che ci ha sbandierato per cinque lunghissimi anni la sua falsa fede cattolica mischiandola con gli atti delinquenziali che sono al vaglio degli organi inquirenti, oggi non sarà in prima linea alla processione della Madonna del Pilerio insieme al suo vecchio padre. Sempre al suo fianco nelle occasioni “cattoliche” che contavano, soprattutto con Nunnari, con il quale Occhiuto e la sua famiglia avevano stabilito un rapporto di vergognosa complicità. Quel Nunnari che ha consentito di tutto nei suoi anni di vescovato e che ha protetto gente come Luberto Alfredo quasi fino alle estreme conseguenze.

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Uno schifo. Raddoppiato dall’assurda e vergognosa decisione di conferire a questo pessimo elemento addirittura la cittadinanza onoraria. Un provvedimento che Cosenza ha respinto e continuerà a respingere con tutta la forza che ha in corpo.

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No, Occhiuto oggi non ci potrà essere alla processione della nostra patrona. Almeno non con la fascia tricolore che rappresenta la nostra città. Lui, in cuor suo, sperava che le lentezze burocratiche gli facessero superare anche la giornata di oggi, in maniera da poter aggirare (così come aveva fatto con quel cazzone di Sgarbi) la sfiducia e crogiolarsi ancora nelle vesti di sindaco. Ma la Madonna del Pilerio, che è grande, ha voluto che oggi Occhiuto non rappresentasse la città. E noi ne siamo felici.

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Anche questo nuovo vescovo, tale Nolè, che ha preso il posto di tutta quella pletora che l’ha preceduto, si muove nella stessa direzione dei corrotti che hanno distrutto la chiesa cosentina. E avrebbe fatto volentieri un “giro” con Occhiuto, ripetendo l’esperienza natalizia del pranzo all’Oasi Francescana vergognosamente rubata a Padre Fedele Bisceglia.

Madonna del Pilerio, tu che sei e resterai sempre la patrona di Cosenza, perdonali perché non sanno quello che fanno e perché molto presto la giustizia divina ristabilirà la verità rispetto allo sfacelo che sta coprendo di ridicolo e di fango la nostra chiesa.