Maladepurazione in Calabria, i nomi degli indagati

L’operazione della Dda di Catanzaro contro la maladepurazione ha sgominato un’organizzazione che faceva leva soprattutto su 4 società che gestivano numerosi impianti depurazione nelle province di Catanzaro, Vibo e Cosenza. Si tratta delle società G&D Ecologica Spa, Minieri Holding srl, Minieri King Elettrica srl e Minieri Ecologistica srl.

Sono stati arrestati e portati in carcere Mario Minieri, Giuseppe Minieri, Saverio Minieri (tutti e tre di Catanzaro) e Giuseppe Donatello Valentino, di Caraffa. Agli arresti domiciliari Vincenzo Papalia di Rosarno, Ilario Serianni di Catanzaro, Giuseppe Passafaro di Borgia, Raffaele Passafaro di Catanzaro, Antonella Vescio Campisano di Lamezia, Gioacchino Rutigliano di Curinga, Andrea Talarico di Maida, Davide Bartucca di Filadelfia, Domenico Rosariano di Catanzaro, Francesco Pungitore di Curinga, Giuseppe Bongarzone di Amaroni Ernesto Lento di Lamezia, Vincenzo Ruggero Talarico di Lamezia. Obbligo di presentazione alla pg per Giovanni Passafaro di Maida.

Sono nove gli indagati a piede libero – di cui 4 funzionari di enti locali – ai quali è stato notificato un avviso di garanzia. Si tratta di Tommaso Agretto di Maida, Andrea Cannistrà di Catanzaro, Ion Ciabanu di Settingiano, Giuseppe La Grotteria di Catanzaro, Rosario Sessa di San Lucido, Paola Di Stio di Belvedere, Pasquale Calabrese di Belvedere, Raffaele Rosignuolo, responsabile del settore tecnico del Comune di Belvedere, Rosario Talarico, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di San Pietro Apostolo.