Mendicino 2024. I candidati a sindaco e il dissesto che scotta. Protagonisti e retroscena

Mendicino, un paese con 5 candidati a sindaco ma al collasso finanziario… adesso anche dichiarato ufficialmente con l’ordinanza di dissesto del commissario e non solo !

Non si capisce come un paese al dissesto finanziario possa avere tanti pretendenti alla carica di sindaco. Quella del 2024 sarà, per Mendicino, una tornata elettorale anomala con la presenza di 5 candidati sindaci e decine di candidati consiglieri che saltano da una coalizione all’altra.

Ma analizziamo le singole liste ed i suoi candidati a sindaco:
1) Lista capeggiata dall’ex assessore Irma Bucarelli “pupilla” di Carmine Potestio che rappresenta il vero “padrone” ovvero i fratelli Occhiuto, Pierluigi Caputo e Rosaria Succurro. I pupari di Forza Italia Calabria. Ma la Bucarelli rappresenta la vera continuità di una Amministrazione fallimentare che ha condotto l’Ente al fallimento in perfetto “modello Cosenza”. Una lista composta da personaggi discutibili (provenienti dagli stessi ambienti di Carminuzzu) e da personaggi che fino a ieri contestavano l’Amministrazione uscente (vedi Santelli)…COERENZA E LEGALITA’ = 0

2) Angelo Greco è un prestanome di Antonio Palermo e del leghista Roberto Bartolomeo. Anche in questo caso una continuità con un passato fallimentare in qualità di ex assessore al bilancio dell’Amministrazione Palermo. Una posizione, quella di Greco, aggravata dall’appoggio politico di chi (Bartolomeo) fino allo scorso anno criticava l’Amministrazione uscente. COERENZA E LEGALITÀ = 0;

Da qualche tempo si è aggregato alla compagnia Raffaele Vena, ex consigliere di minoranza, ex potenziale candidato con Bucarelli, attuale componente del cda del Consorzio Valle Crati nominato da Maximiliano Granata (lo sceriffo senza pistola), e “guidato” (meglio dire manovrato) da quel furbetto di Orlandino Greco, fresco fresco di alleanza con… Salvini. Vena si muove in compagnia di Catapano, segretario di Forza Italia Mendicino, in un primo tempo scaricato da Potestio…. ma alla fine recuperato in extremis. Insomma, un maxi gruppo formato da personaggi che hanno una caratteristica in comune: essere stati “trombati” dagli altri candidati a sindaco, un vero e proprio esempio di attaccamento alla “poltrona” in perfetto stile Orlandino “millefacce”. COERENZA=0

3) Roberto Greco è il vero “capo” incondizionato dell’ufficio tecnico di Mendicino. Uno dei grandi responsabili del disastro finanziario ed urbanistico dell’Ente. Ma Greco rappresenta solo il “braccio armato” del vero candidato a sindaco: Francesco Gervasi, ex assessore di Piscitelli, che poi ha tradito per diventare assessore con Antonio Palermo che poi ha tradito per candidarsi a sindaco… che al mercato mio padre comprò. Oggi, trasferito a Genova per esigenze di servizio (è un poliziotto), vuole rientrare a Cosenza come vicesindaco (nominato come componente esterno) in una lista capeggiata, solo formalmente, da Greco… anche in questo caso una continuità con il passato che rappresenta la parte peggiore di Mendicino….un vero e proprio comitato d’affari….COERENZA E LEGALITÀ = 0

4) Francesca Reda, ex allieva del compianto sindaco Ugo Piscitelli, sempre presente nella vita politica di Mendicino. La sua onestà è indiscussa, ma si è presa la responsabilità di aver accettato nel suo gruppo, sin dalle scorse elezioni, l’inaffidabile Francesco Gervasi. La Reda è la segretaria del gruppo Pd di Mendicino, un gruppo spaccato al suo interno…. una segreteria ambita anche da Gervasi che cercherà di ottenere per il tramite del suo “fido” Roberto Greco. Speriamo che la Reda se ne accorga…

5) Luciano Luciani, che si è affacciato sulla politica attiva di Mendicino da poco tempo ma che si è fatto subito apprezzare per la sua indiscussa onestà. Una lista di cui non conosciamo i componenti in quanto nuovi al mondo politico. Riuscirà ad insidiare i vecchi volponi della politica mendicinese? Sarà capace di sovvertire un sistema affaristico consolidato?

Noi invece ci chiediamo: come sarà adesso la campagna elettorale dopo il dissesto dichiarato ai quattro venti?