Montalto, depuratore in tilt. Sindaco e cittadini sul piede di guerra. Caracciolo: “Tutta colpa del Consorzio Valle Crati”

Sono nauseati i residenti di Collina Salerni a Montalto. I miasmi, un misto tra fogna e spazzatura, che soprattutto la mattina presto e la sera invadono l’aria, in questi giorni si sono intensificati ed è in crescita il numero delle segnalazioni da parte dei cittadini stanchi e preoccupati per la loro salute. Lanciano appelli anche attraverso i social: “La puzza a Collina Salerni diventa sempre più irrespirabile – scrivono molti abitanti – e sommata poi agli altri cattivi odori dei rifiuti, già noti alla cittadinanza, rende ormai da anni invivibile questo territorio. Chiediamo al sindaco, in qualità di responsabile della salute dei suoi cittadini, un intervento rapido e definitivo sulla questione. Non possiamo più stare con le finestre tappate per questi odori nauseabondi”.

La risposta del primo cittadino Pietro Caracciolo non si è fatta attendere. Il sindaco ha spiegato le cause dei miasmi e i passi da parte del governo cittadino per porre fine alle criticità. “Il problema della fogna a Collina Salerni verrà risolto a giorni. E’ stato dato incarico ad una ditta pochi giorni prima di Ferragosto. Tra domani e dopodomani sottoscriveremo l’accordo con il proprietario del terreno dove deve essere posizionato il nuovo tubo e si procederà. Invece, per l’odore del depuratore, che si trova a Rende, fuori dalla competenza territoriale di Montalto, mi sono già attivato. Il problema è che devono essere smaltiti i fanghi del depuratore presso le discariche, ma per come è noto, al momento non ci sono siti sufficienti nella provincia di Cosenza. Si aspetta la riattivazione di San Giovanni in Fiore”.

Il sindaco Caracciolo, a proposito della chiusura della discarica di San Giovanni in Fiore, precisa che la Regione ha diffidato il Comune di Montalto, che però si trova nell’impossibilità di intervenire direttamente perché si è trattato di un atto unilaterale del presidente del Consorzio Valle Crati, il famigerato Maximiliano Granata, e a tale proposito, oltre a contestare con forza la sua decisione, chiede con urgenza la convocazione di un’assemblea del Consorzio. Tra le righe, poi, si dichiara pronto a sostenere il collega di Carolei, Francesco Iannucci, che ormai da tempo chiede che la Regione attivi i poteri sostitutivi nei confronti di questo impresentabile carrozzone ancora guidato da un soggetto come Granata incapace, corrotto e per giunta anche plurindagato.