Non andate a votare: non è solo una questione di onestà (di Gabriele Carchidi)

Da qualche minuto sono aperti i seggi per Cosenza 2016. Si susseguono giustamente endorsement e indicazioni di voto e oggi tocca anche a me.

Ho superato da poco il traguardo del mezzo secolo e negli ultimi 25 anni ho votato solo due volte. Nel 1993 ero stato ammaliato da Ciroma e Paride Leporace, anche se lavoravo nella televisione del vecchio Giacono Mancini. Una bella avventura della quale sono rimaste solo macerie e rancori. Su Leporace e sulla moglie aveva ragione lo storico direttore del Quotidiano della Calabria, Ennio Simeone. Erano (e sono) arrivisti e arrampicatori sociali, assetati di denaro e di potere, pronti a passeggiare sui cadaveri dei loro più cari amici pur di ottenere quello che volevano. Ma all’epoca ero accecato da altri fattori e sono riuscito a scoprire il loro vero volto solo con (grave) ritardo, in tempo tuttavia per urlare a tutti la loro vera natura e allontanarli per sempre.

nunzio Nel 2006 ho votato invece per Nunzio Scalercio, un “ragazzo” al quale ho sempre voluto e voglio ancora bene. Un voto del quale ancora oggi non mi pento. Perché Nunzio mi ha dimostrato più volte di essere un amico e sotto il profilo personale e umano è sempre stato ed è un signore. Certo, gli ho detto chiaramente di non aver capito l’operazione Guru (io non lo avrei mai votato) e ora gli dico altrettanto apertamente di non condividere la sua sortita per Enzo Paolini. Forse politicamente avrà le idee poco chiare ma è un “ragazzo” per il quale avrò sempre massimo rispetto.

lasciate-ogni-speranza-o-voi-che-votateDunque, sono 10 anni che non vado a votare e vi dico subito che, per quanto mi riguarda, non farò nessun endorsement e non darò nessuna indicazione di voto. Il mio spassionato consiglio per chi vorrà seguirlo è quello di non andare a votare. E non andate dietro a chi dice che l’astensionismo favorisce questo o quel candidato. Così come a chi vi dice che votare questo o quello favorisce la vittoria al primo turno di nonsisabenechi.

Non andate a votare perché non c’è nessuno che è degno del mio e del vostro voto. Non si può andare a votare un politico solo perché è onesto. E’ vero, l’onestà è la precondizione della politica ma per avere fiducia in un politico ci vuole anche altro.

Non starò qui a discorrere di quanto siano ladri e truffaldini coloro che si contendono la vittoria e cioè Occhiuto e Guccione. Sapete bene cosa penso di loro: Occhiuto è un truffatore conclamato uscito da un processo pesante per corruzione solo per la prescrizione del reato e che ha continuato a delinquere per riparare ai suoi fallimenti umani e imprenditoriali.

Guccione è un ladro di risorse pubbliche. E’ stato cacciato fuori dalla Giunta regionale perché ha rubato 13mila 500 euro alla Regione per farne quello che ha voluto. Questi soldi gli sono stati anche giustamente sequestrati e per questi motivi subirà un processo. Per non parlare del fatto che non ha mai lavorato nella vita (dunque è un parassita di questo sistema), che gli hanno fatto vincere un “concorsone” senza nessun merito e che continua a dare e a promettere posti di lavoro ai suoi amici e agli amici degli amici. Insomma, un pappone del quale non si può avere nessun tipo di stima: né personale e né politica. 

Paolini ha la fedina penale pulita ma è un uomo che fonda la sua ricchezza e il suo benessere sulle storture di un sistema che permette ad avvocati come lui di lucrare fino a 5 milioni di euro all’anno per un lodo arbitrale. E il signor Paolini ha anche il coraggio di parlare della sanità pubblica e del suo (molto presunto) impegno per migliorarla. Sì, mettendosi i soldi in tasca… 

Anche Coscarelli (pensate un po’) non ha carichi pendenti ma tutta la città sa bene che è funzionale ad associazioni paramassoniche che non solo sono lontane mille miglia dagli ideali del Movimento 5stelle ma rappresentano uno dei veri cancri del consociativismo e del trasversalismo di questa città. E il suo comportamento in campagna elettorale è stato perfettamente coerente con la sua “fede”: nessun attacco ai “fratelli” e volemose bene così mi fate entrare in consiglio comunale. Altro che voti grillini e di protesta.

Resta Valerio Formisani, la “brava persona” per eccellenza e anche il riferimento di sinistra per accontentare chi lotta contro le ingiustizie. Ho letto decine di endorsement a suo favore ma nessuno di questi mi ha convinto fino in fondo. Formisani sarà anche pulito ma a me quelli che fanno il suo mestiere, i medici di famiglia o i medici generici, mi sembrano tanto una lobby che non fa niente senza essere sicura di ricevere qualcosa in cambio. E anche se Formisani non avesse niente a che spartire con i medici “volponi” non mi convince per niente la genesi della sua candidatura né tantomeno alcuni sponsor che ha, come quel venduto di Damiano Guagliardi, che dovrebbero essere radiati per sempre da ogni partito vero di sinistra. Per non parlare della CGIL, un sindacato che non ha ormai più niente da dire ed è funzionale solo alle voglie del PD.

lo-schiavo-urneLa verità è che questo tipo di sinistra, quella che spinge Formisani, non ha proprio nulla di sinistra ed è solo fumo negli occhi per coprire i veri problemi di rappresentanza politica che ci sono. A meno che non vogliamo ancora considerare di sinistra i comitati e le associazioni che si fottono i soldi dei migranti e dei deputati del PD e poi fanno le occupazioni “a nonna”. Oppure quello che è rimasto di Radio Ciroma… 

No, non voterò e non farò nessun endorsement per Formisani e vi dico con estrema convinzione: non andate a votare perché il mio e il vostro voto non può essere soltanto una questione di onestà.

Gabriele Carchidi