Occhiuto, Vrenna e Guarascio: la geometria non è un reato

Quando ha cominciato a capire che il calcio è l’oppio dei popoli, Mario Occhiuto detto il cazzaro era già diventato sindaco di Cosenza.

Prima, quando era ragazzo, le uniche sfere che conosceva erano le arance, le mele, le pesche e le nocipesche di quella vecchia lenza del padre esperto in ortofrutta, che partecipava a tutte le processioni dei papponi e delle vizzoche della Curia di Cosenza e sognava di far diventare quelle due “crape” dei suoi figli importanti politici (ovviamente corrotti) della Democrazia Cristiana.

Mario Occhiuto e il papà in una delle processioni a cui partecipano ogni anno
Mario Occhiuto e il papà in una delle processioni a cui partecipano ogni anno

Il calcio, come tutte le arti proprie della plebe, non gli interessava per niente. Ma quando gli hanno detto che doveva trovare un patron per il Cosenza, appena fallito quando si è insediato a sindaco, ha cominciato a capire non solo che doveva muoversi ma che, in fondo, le palle (o i cerchi come li chiamiamo noi) erano un po’ il senso della vita. E quindi, via con le palle a destra e a sinistra per accreditarsi come il “Divino” della politica cosentina ma soprattutto con le palle sparse dappertutto nella disastrata Cosenza che ci sta propinando ormai da più di cinque anni.

72-Cosenza-cerchi-LED-di-vari-colori-e-dimensioni1La sua idea di mettere quel “capellone” di Eugenio Guarascio a presidente del Cosenza Calcio dopo averlo “aiutato” a vincere una gara da 8 “barbettoni” all’anno per la gestione dei rifiuti in teoria sarebbe stata anche buona ma Occhiuto ancora non conosceva a fondo tutte le facce di questo stranissimo personaggio. Un imprenditore ovviamente non appassionato e innamorato del calcio (esattamente come lui) e bravissimo a far ricadere le sue colpe su tutti gli altri: la Scalise, Quaglio, Stefano Fiore, Ciccio Marino, Meluso e compagnia bella.

Occhiuto e Guarascio, il patron di Ecologia Oggi
Occhiuto e Guarascio, il patron di Ecologia Oggi

Conclusione: con 1 milione all’anno, al massimo si può fare la Serie C e per quei “pecoroni” dei cosentini è anche troppo.

Poi qualcuno gli ha detto: “Mario, hai visto che il Crotone è andato in Serie A?”. Lui, il cazzaro, appena ha saputo che il presidente del Crotone è un tale che si chiama Vrenna, che fa lo stesso lavoro di Guarascio e c’ha pure la DDA alla calcagna (esattamente come lui!) perché dicono che “appartenga” a famiglie importanti, è quasi impazzito.

Si è innamorato subito di “Rafele” Vrenna. Deve aver capito che questo qua è un “‘pezzo grosso” e appena ha intuito tutti i problemi che ha avuto con la politica per allargare il suo stadio, si è buttato a pesce su di lui. Telefonate, messaggini, viaggetti a Crotone per incontrarlo insieme ai comuni conoscenti del gruppo iGreco e, finalmente, ecco la partita da poter giocare a Cosenza e con la quale fare la solita passerella, fare il pavone davanti ai suoi concittadini anche se non capisce un cacchio di calcio, beccarsi addirittura i ringraziamenti pubblici del Crotone che fanno sempre “cassetta” e promettere (senza scucire un solo euro!) che il Crotone verrà a giocare a Cosenza anche partite di Serie A. Come se lì a Crotone stessero aspettando Occhiuto per avere il “Marulla”. Cose da pazzi!

Incontro amichevole di calcio tra Atletico Madrid e CrotoneIl solito squallido e viscido cazzaro.

Non solo. Tutti sappiamo (soprattutto le “tute gialle”) che a settembre partirà la gara per il nuovo appalto per la gestione dei rifiuti e, a quanto pare, “Rafele” Vrenna potrebbe essere della partita per soffiarlo a Guarascio, con il quale ha rapporti pessimi.

Occhiuto, che fiuta affari lontano un miglio, per il momento si sta crogiolando nel classico “triangolo” (materia della quale è massimo esperto, anche quando si tratta di uomini e non di donne) con Guarascio e Vrenna ma si è già messo a disposizione di “Rafele” e sogna di “affibbiargli” ‘sto cacchio di Cosenza Calcio. Che non può più andare avanti con mille tifosi in quello stadio immenso.

Il patron di Ecologia Oggi, Eugenio Guarascio e il sindaco Occhiuto
Il patron di Ecologia Oggi, Eugenio Guarascio e il sindaco Occhiuto

E non sarebbe neanche una cattiva idea, a patto però che il cazzaro sloggi subito da Palazzo dei Bruzi perché poi, se prende troppa confidenza, è la volta buona che a “Rafele” Vrenna lo arrestano davvero e buttano le chiavi…

Presidente Vrenna, ancora non lo conosce bene questo “rattuso” ma le diamo un consiglio spassionato: per favore, lo eviti. E soprattutto, quando biascica tutte quelle cazzate, gli chiuda il telefono in faccia. Le può portare solo e soltanto guai.

Nel frattempo, via libera all’ennesimo “triangolo”: Mario il cazzaro, Eugenio il capellone e Rafele di Crotone. Del resto, c’è chi cantava che “la geometria non è un reato”. Almeno fino a prova contraria!