Operazione “spiagge sicure” (di Saverio Di Giorno)

di Saverio Di Giorno

Quando scendo in treno da Napoli verso la Calabria le carrozze sono sempre piene di ragazzi che vengono a fare i primi bagni, famiglie che portano le loro cose per la casa estiva, qualche piccolo criminale di strada irrequieto e con la voglia di attaccare briga e tanti venditori ambulanti con la faccia stanca che si preparano alla stagione estiva.

In arrivo ci sono però anche i soldi. Tanti soldi. Destinati ai comuni per l’operazione spiagge sicure contro i venditori abusivi. Un’idea lanciata l’anno scorso da Salvini e che a quanto pare sarà replicata.

I regionali sono sempre stati luoghi fuori dal tempo e dallo spazio. Per quelle due o tre ore di viaggio, studenti, disoccupati, anziani erano accomunati dal fatto che preferissero risparmiare qualcosa in cambio di un’ora in più, come intrappolati in una bolla, anzi in una carrozza e tutte le carrozze erano uguali. Le uniche differenze erano con quelli che viaggiavano in prima classe del Frecciarossa accanto. O persino rispetto all’intercity.  Nonostante non abbia mai visto, se non in mano a studenti o qualche sparuto viaggiatore, un libro sul regionale quella era un’umanità viva, piena di storie.  Da qualche tempo però, le carrozze non sono tutte uguali, ci sono quelle per gli ambulanti e quelle per tutti gli altri.

“I bustoni ingombrano e sembrano brutti”, questa è la spiegazione. Jamal viene dal Bangladesh, è seduto di fronte a me e dorme fino a quando il controllore non lo sveglia dicendogli di portare il suo bustone, lasciato fuori la porta, alla prima carrozza. Lui prova a spiegare che non è suo, perché quello suo sta in alto al suo posto. La risposta è “chiama il tuo amico e diglielo allora”. E quando lui gli dice che non sa chi sia il proprietario, nessun amico, il controllore non gli crede, ma se ne va. Dopo pochi chilometri il sonno di Jamal è disturbato di nuovo, questa volta da un altro passeggero che lo sveglia per dirgli che il controllore sta arrivando e deve cambiare velocemente carrozza “se ci beccano senza documenti so cazzi amico”. Ma Jamal fa finta di non capire: lui ha i documenti e anche il biglietto.

Fa finta di non capire perché lui l’italiano lo parla bene. È in Italia da 10 anni, fa il venditore ambulante e dice che ora la gente compra meno da lui e che da qualche anno si mostra più diffidente. Anche lui sa chi è Salvini e sa delle sanzioni per chi compra da lui ma non capisce “Io qua non rubo. Lavoro. Sono entrato regolarmente. Ho il permesso di soggiorno. Solo non ho trovato di meglio”. Monhir e Annan arrivano dal Bangladesh. 8 mesi fa hanno lasciato il loro paese e la loro famiglia per venire in Italia. Dicono di non sapere della multa e di Salvini e quando gli si spiega di cosa si tratta ridono. Non ci credono. Pensano sia una scusa per non comprare da loro. Come loro molti altri.

Per loro da due anni è rischioso vendere la loro merce sulle nostre spiagge. La motivazione è che comprare merce rubata o comunque in maniera non autorizzata aiuti la criminalità e le mafie. Ancora, molti lidi sono chiusi per colpa anche di un tempo non clemente. Ogni volta che torno vado a fare una passeggiata e questa volta guardo la spiaggia e non il mare. Penso che non si distinguano le impronte dei turisti da quelle dei venditori. Però ce ne sono alcune che si distinguono perfettamente perché sono assenti. Non sono lì in quella spiaggia. Non ci sono perché hanno le loro spiagge e camminano su passerelle sopraelevate che occupano il territorio. Di casi di attività e occupazioni di suolo ce ne sono tante sulle nostre coste. È ormai famoso l’atto di riappropriazione di un pezzo di costa effettuato dal sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere questo inverno e che nelle sue intenzioni proseguirà. Ci sono le tante concessioni date in maniera più o meno forzata in cambio di voti. C’è la vicenda che riguarda il comune di San Nicola Arcella, impegnato in un contenzioso con la società Gabbiani srl per lo sgombero della Grotta del Prete. Contezioso che, al momento, ha visto prevalere la società e questo significa che un pezzo mare resterà ancora interdetto alle normali persone.  Poi c’è la distruzione arrecata dalle strutture turistiche, alcune delle quali contigue alla criminalità organizzata campana o calabrese e utili al riciclaggio del denaro di questi imprenditori dalla fortunosa ricchezza. L’albergo mostruoso a Praia a Mare che occupa persino l’aria e la vista. Oppure, altre strutture come “L’angelica”,”Aqua mar” e “Itaca”, realizzati su terreni demaniali del comune di Scalea e toccate da inchieste giudiziari. Ancora, c’è il Summer Day sempre a Santa Maria del Cedro, sottoposto a sequestro per l’ennesima a fine estate scorsa sempre per occupazione abusiva.

Il ministro dell’Interno conosce questa situazione? Davvero intende continuare a sprecare soldi e uomini per gli ambulanti togliendoli alla lotta alla criminalità? Questi signori non hanno le loro impronte sulla spiaggia comune, sono differenti, come quelli sul Frecciarossa accanto. Riescono a tenere in scacco interi comuni evidentemente.

Sulla spiaggia penso che ci siano due tipi di razzismo. C’è quello di quell’uomo italiano senza documenti, che aveva pensato che Jamal fosse senza biglietto solo perché ambulante e nero, e quello del controllore. Ma quell’uomo lo aveva avvisato per aiutarlo, a modo suo, come una complicità di chi ha bisogno di una spalla e sa di essere dalla stessa parte, sullo stesso treno. Questo trova la sua giustificazione nella paura e nella disperazione e riguarda tante persone. Quello del controllore invece è un razzismo più profondo, non dovuto solo al colore della pelle. La pelle bianca era l’autorità: è il razzismo del forte verso il debole. E questo non trova nessuna giustificazione perché non ne ha bisogno.

C’è un’altra parte della storia sul regionale. Il controllore ripassa dopo un po’ chiedendo se avesse già controllato i biglietti. Quell’uomo dice di sì e lui passa oltre, anche Jamal gli dice di sì, ma lo vuole rivedere. Dopo questo episodio, quell’uomo ha smesso di solidarizzare con Jamal, anzi ha cambiato atteggiamento. Il trattamento era diverso da parte dell’autorità, quindi loro di colpo erano diventati diversi: così il razzismo del forte verso il debole si alimenta di quello verso il diverso. Non hanno bisogno di giustificare le loro occupazioni questi imprenditori, anche perché troppo spesso le autorità non gliele chiedono e loro diventano diversi, più forti. Evidentemente ci sono criminali e criminali.

Alcuni di questi ragazzi, poi finiranno nelle cucine dei ristoranti delle strutture di questi signori, nei magazzini o a rifare le camere. Tutti lavori al riparo dalla vista del pubblico. Così era Unlu Adem, turco di 53 anni, sparito nel nulla il maggio 2007. Ai militari aveva detto che se gli fosse accaduto qualcosa la responsabilità sarebbe stata da attribuire al suo ex datore di lavoro Bruno Pizzimenti, imprenditore turistico, proprietario del Summer day e di altri sconfinati territori. Le indagini che hanno visto coinvolto l’imprenditore si sono poi dovute fermare come quelle su Antonio Melani Jimenez Abreu, di 33 anni, di nazionalità dominicana, scomparso lo scorso anno senza lasciare traccia, sempre dipendente di Pizzimenti. Non era escluso, secondo gli inquirenti, che anche per lui si sia trattato di “lupara bianca”. In particolare, Jimenez Abreu, non si presentò all’ incidente probatorio per un procedimento relativo alla detenzione di esplosivi e di armi di grosso calibro da parte di persone della zona dove l’immigrato viveva e lavorava.

Ripenso alle parole di Jamal: “solo non ho trovato di meglio”. E forse è stato meglio così. Oggi però è costretto ad essere trattato come un criminale oppure finire sfruttato. Per ora prova a riposare sul treno sperando che nessun altro oltre a me, il controllore o altri gli tolgano il sonno. Potrà dormire poco questa estate, per cui quando vi verrà a disturbare il vostro sonno comodo sui lettini nelle are demaniali sarà stata solo una piccola riappropriazione. Caro ministro, non sono dalla parte degli abusivi, ma da quella dei poveri e se lei respinge in unica categoria poveri e criminali allora sono dalla parte loro e come loro mi impegnerò a disturbarvi il sonno.