Ospedale di S. Giovanni in Fiore, esposto del personale contro il medico che macina soldi

Succede qualcosa di molto grave all’ospedale di San Giovanni in Fiore. Qualcosa che spinge il personale medico, infermieristico ed ausiliario a scrivere un esposto-denuncia e ad indirizzarlo al commissario e al direttore sanitario dell’Asp, al commissario per il piano di rientro, alla Corte dei conti e, naturalmente, a Iacchite’, visto che non ci sono altri media liberi.

In estrema sintesi, si tratta della segnalazione di un abuso d’ufficio e di potere per l’attribuzione arbitraria, ad personam, a svolgere più funzioni a personale medico privo dei titoli specifici, necessari per tali incarichi, e senza regolare procedura di mobilità o avviso pubblico.

Si tratta degli incarichi affidati al dottor Costantino De Luca, referente della direzione sanitaria e anche coordinatore del reparto di Lungodegenza.

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Ma veniamo all’esposto.

“Segnaliamo una serie di abusi perpetrati dall’ uscente direzione generale e dalla direzione sanitaria, confermata dall’attuale direzione generale e sanitaria, per assegnazione di incarichi ad personam a personale medico privo dei requisiti necessari ad espletare particolari mansioni che esulano dall’ incarico per il quale si e’stati assunti, travisando le normali regole democratiche ai limiti dell’abuso di potere, favoreggiamento e abuso d’ufficio. Eseguendo di fatto le classiche e bandite mansioni superiori di ruoli che necessitano per il proprio espletamento determinati requisiti.

Si tratta degli incarichi affidati al dottor Costantino De Luca, dirigente medico di 1° livello, già in servizio al pronto soccorso del presidio ospedaliero di San Giovanni in Fiore, il quale nel giro di 24 ore si trovava a ricoprire l’incarico di COORDINATORE DI REPARTO (LUNGODEGENZA) e referente della direzione sanitaria.

Due ruoli, come si evince facilmente, nettamente diversi dal ruolo ricoperto in Pronto soccorso.

De Luca, infatti, forte della conoscenza di persone vicine alla vecchia dirigenza, si è fatto nominare coordinatore del reparto “fantasma” di lunga degenza (al momento e da circa un anno dall’istituzione “sulla carta” del reparto, è il solo sanitario in servizio: non ci sono ausiliari, altri medici o infermieri), oltre che referente della direzione sanitaria del presidio ospedaliero di San Giovanni in Fiore.

AL DI LA’ DEI TITOLI SPECIFICI O DEL CURRICULUM PREVISTO PER TALI MANSIONI, De Luca è, anche, gerarchicamente il meno anziano di tutti i sanitari in servizio nello stesso presidio oltre a non essere in possesso di nessun titolo accademico specifico atto a designarlo COORDINATORE di reparto e REFERENTE di direzione sanitaria.

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Ma la cosa più grave è che allo stesso sono state concesse anche doppia reperibilità (ASSURDO) H24 per un compenso mensile di circa 7-8 mila euro (danno erariale? Abuso d’ufficio? Favoreggiamento?), un po’ troppi per un dirigente di 1° livello senza titoli accademici specifici o curriculum particolare.

In spregio professionale dei dirigenti di 2° livello. Il calcolo è molto semplice e si può facilmente evincere da un semplice controllo della busta paga.

Lo stipendio del dottore De Luca quando prestava servizio al Pronto soccorso si aggirava intorno ai 3400 euro mensili. Con la nomina a coordinatore di reparto lungadegenza e referente della direzione sanitaria il compenso si arricchisce di 30 reperibilità h24 mensili per circa 1400 euro più le chiamate in reperibilità oltre al servizio abusivo di Direttore sanitario per un totale di circa 7-8 mila euro mensili. Illegali non solo per la quantità di reperibilità tra l’altro svolta a centinaia di chilometri dal luogo di residenza ma non solo non prevista da alcun contratto nazionale o decentrato, ma anche per l’esercizio abusivo dei ruoli). Crediamo sia il caso di regolarizzare tale situazione.

Premesso che esiste un a sostanziale differenza tra la figura del referente e la figura del responsabile facente funzione…

E vhe non e’ possibile subappaltare la mansione, già attribuitagli arbitrariamente con relative indennità ad altro sanitario di ulteriore fiducia, quando assente per ferie malattia o altro.

Prendiamo atto purtroppo che a San Giovanni in Fiore i ruoli si sono invertiti: il referente che non ha nessun titolo accademico svolge tutte le mansioni di direttore sanitario con relativa retribuzione in straordinario ordinario e reperibilità (vedi busta paga) e il direttore sanitario aziendale subentrante conferma il referente senza prendere visione del curriculum ed autorizza indirettamente quanto si verifica nel presidio ospedaliero.

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Il dottore De Luca si è autoconvinto ed autonominato a tempo pieno direttore sanitario autogratificandosi (cosa assurda per un’azienda che tenta in tutti i modi di ridurre la spesa sanitaria), con doppia reperibilità h24, con le quali viene indennizzato per svolgere le mansioni di Coordinatore e di direttore sanitario. Infatti è il solo medico del reparto di Lungodegenza per tre posti letto, incarico affidato per rapporto di amicizia con il dottore Palumbo, già direttore sanitario aziendale e non certamente per possesso di titolo accademici. E praticamente svolge contemporaneamente due ruoli ben retribuiti, abusivamente.

Non vi è stato alcun avviso di mobilità o avviso pubblico ma De Luca è stato nominato e spostato con disposizione del dottore Palumbo dal servizio di Pronto soccorso, ove era necessario, al reparto fantasma di lungodegenza e non come semplice sanitario ma addirittura come COORDINATORE di se stesso non essendovi altri medici in servizio alla lungodegenza e in più lo nomina referente con mansioni h24 di direttore sanitario.

Non ancora soddisfatto degli incarichi attribuiti e delle indennità percepite, da qualche giorno si è autonominato, con propria disposizione, responsabile del servizio di frigo emoteca con relative reperibilità (non ha calcolato un piccolo particolare: che i mesi sono di soli trenta giorni…) ed ha già il pieno di indennità.

Pertanto, per evitare che l’azienda si possa trovare in un futuro prossimo ad affrontare un nuovo contenzioso per mansioni superiori ed ulteriori abusi di potere e d’ufficio e di straordinari da parte del referente della direzione sanitaria nonchè coordinatore del reparto di lungodegenza

chiediamo

  • Un’indagine conoscitiva di quanto esposto con comparazione delle buste paga;
  • L’immediata revoca delle mansioni affidate arbitrariamente al dr De Luca e della reperibilità H 24 per trenta giorni consecutivi con notevole risparmio per le casse aziendali;
  • il trasferimento dello stesso al reparto di provenienza (Pronto soccorso) ove era più utile sia per l’azienda, che si trova a dover affrontare la problematica della carenza di personale ed alla ricerca dei sanitari cosiddetti imboscati, sia per il P.O. 

Di indire, eventualmente, se fosse necessario, regolare avviso di mobilità per ricoprire eventuale posto di coordinatore, e dei sanitari da utilizzare nella istituenda lungodegenza.

Di evitare buste paghe esose per incarichi che dovrebbero essere di solo informativa con gli organi superiori e da svolgere durante l’ora di servizio, trattandosi di referenti e non di facenti funzioni.

Di ripristinare con giustizia la legalità in un lasso di tempo breve, al fine di tutelare tutte le professionalità sanitarie e di evitare, perdurando tale stato di cose, ulteriori, future, incresciose e spiacevoli azioni.

Il Personale Medico, Infermieristico ed Ausiliario

Presidio Ospedaliero di San Giovanni in Fiore