Paola dice no all’Alta Velocità: dal Consiglio al grido d’allarme di Italiana Vacanze per il Villaggio Bahja

Sono Gianluca Curcio e scrivo in qualità di amministratore unico della Italiana Vacanze Srl.
Il mio è un grido di allarme per portare alla sua attenzione quanto sta accadendo nel territorio di Paola e che sta mettendo a serio repentaglio il futuro dell’azienda che rappresento.
È notizia di dominio pubblico che è in itinere la procedura per il Raddoppio del tratto ferroviario della linea Cosenza-Paola/S. Lucido;
per ciò che interessa il sottoscritto, i lavori riguardano il territorio del Comune di Paola nel quale è ubicato il Villaggio Bahja.

La Italiana Vacanze s.r.l. è un tour operator di caratura nazionale specializzato nel prodotto Mare Italia ed ha la propria sede all’interno del Villaggio Bahja ubicato nel Comune di Paola.
L’azienda esercita anche attività di gestione di strutture ricettivo-turistiche.

In particolare – ai fini della presente – la predetta società ha un contratto di fitto alberghiero (valido sino al 2033) con diritto di prelazione per l’acquisto del Villaggio Bahja.
Quest’ultimo è una realtà balneare (e non solo) d’eccellenza, situato a ridosso della costiera della bellissima costa tirrenica calabrese; il villaggio sorge a sud della città di Paola, nota soprattutto per la presenza dell’antico Santuario di San Francesco di Paola.

In tale contesto dal grande fascino e ricco di bellezze naturali, il Villaggio Bahja si estende su una superficie di circa 10 ettari, circondato da una spettacolare macchia mediterranea; vi è accesso diretto alla spiaggia di sabbia e ghiaia e propone infinite possibilità di alloggio, scegliendo tra le formule hotel o residence 4 stelle (dotata di 1.000 posti letto).
Relativamente al raddoppio della galleria “Santomarco” – che rappresenta certamente un’importante punto di interconnessione per il trasporto di merci e persone tra il Tirreno e lo Jonio e che pertanto si reputa di assoluta importanza – il progetto prevede la copertura artificiale dei due tratti in uscita dalla galleria, rispettivamente verso Paola e verso San Lucido, e quindi non interrati.

Ciò arrecherà certamente notevole impatto sullo stretto lembo di costa in esame dove si trova anche il Villaggio Bahja, con ripercussioni gravi a livello ambientale.
In aggiunta a ciò è prevista anche la realizzazione di un ulteriore rilievo che andrà ad affiancare quello già esistente e tutto ciò inciderà ulteriormente sulla viabilità stradale locale, già insufficiente ad accogliere il consistente traffico veicolare.
Inoltre, come riportato nella “Relazione giustificativa delle espropriazioni”, nel solo territorio di Paola, oltre all’esproprio di terreni, è previsto l’abbattimento di decine di abitazioni e gran parte del suolo che sarà oggetto di occupazione per la realizzazione dell’opera e delle relative infrastrutture: anche in questo caso i danni per il Villaggio Bahja sarebbero enormi.
Mi corre l’obbligo di evidenziare che il Villaggio Bahja, nonostante i 3 anni di pandemia, in virtù di oculati investimenti effettuati, è in crescita e lo sarà ancora di più nei prossimi anni.
Sia nella fase di cantierizzazione che in quella di esercizio verrà pesantemente pregiudicata la funzione di ricettività turistica della struttura, sino a metterne in discussione l’attività stessa.

Nella fase di cantierizzazione delle opere, le aree di stoccaggio, le aree di cantiere, le opere di sbancamento, le movimentazioni terre, le polveri sottili, l’inquinamento acustico, sono solo alcune delle problematiche che sottendono alla piena capacità recettiva della struttura.
In fase di esercizio, il transito (prevalentemente notturno) di convogli merci di grossa portata turberà la quiete tipica di una struttura ricettiva turistico – alberghiera, pregiudicandone l’appeal futuro e pregiudicando gli investimenti effettuati in termine di promozione.

Il personale della struttura è composto da 15 unità a tempo indeterminato e 100 lavoratori stagionali (da maggio a settembre): tutte famiglie del territorio limitrofo.
Come detto, sono stati effettuati investimenti importanti (in particolare negli ultimi anni) di riqualificazione del villaggio per cambiarne la tipologia da 3 a 4 stelle: realizzazione di pannelli solari e produzione di acqua calda; impianto di condizionamento in tutti i locali del Villaggio; lavori di ristrutturazione per 130 alloggi sui 220 totali (rifacimento infissi, bagni, impianti elettrici ed idrici); arredi interni ed urbani; realizzazione di nuovi parcheggi; bitumazione strade interne; macchinari, elettrodomestici industriali con la 4.0; processi di digitalizzazione aziendale.

Anche il lido adiacente di usufrutto esclusivo della struttura sarà fortemente penalizzato dalla realizzazione delle opere in contestazione; sono previsti investimenti per la realizzazione di strutture stabili quali ristorante/pizzeria e gelateria con attrezzature già acquistate, bar, pagode, 500 lettini, 250 ombrelloni.
L’indotto economico del Villaggio si riverbera sul territorio in ragione delle maestranze assunte direttamente in loco, cooperative per le pulizie, lavanderia industriale, panetterie, fruttivendoli.

Ebbene, con la presente contestazione, si è cercato di riassumere le gravi criticità che emergono lampanti a seguito dell’analisi sommaria della relazione progettuale dell’intervento previsto.
La Italiana Vacanze si è già determinata, dando incarico ai propri legali, avvocato Giacomo Sgobba del foro di Bari e avvocato Gianfranco Spinelli del foro di Lamezia, al fine di attuare tutto quanto è nelle nostre possibilità pur di salvaguardare i posti di lavoro delle oltre cento famiglie che collaborano con l’azienda.

Si chiede un Vostro celere intervento a salvaguardia dei posti di lavoro, costruiti nel tempo con grandi sacrifici personali senza alcun aiuto da parte della politica e di nessuna delle istituzioni che dovrebbero contribuire allo sviluppo della nostra terra.
I molteplici investimenti effettuati tramite mutui in essere che la scrivente sta puntualmente onorando, dovranno essere pagati anche nei prossimi anni.
La Italiana Vacanze non lascerà nulla di intentato pur di non consentire che l’ennesimo scempio piombi sulle teste dei calabresi senza condivisione e valutazione di alternative meno impattanti.

Tanti comitati, il comune di Paola, associazioni del territorio, hanno in cantiere iniziative da porre in essere affinché ci sia un Vostro reale e fattivo interessamento alla vicenda, al momento inesistente.
L’opinione pubblica è molto sensibile alla problematica ed è stufa di subire l’ennesima opera che devasta un territorio a vocazione prettamente turistica.
Ieri, per la prima volta, un’amministrazione ha preso posizione, col supporto del voto unanime del consiglio comunale di Paola, approvando un documento in cui viene richiesto espressamente di bloccare l’iter progettuale e trovare un’alternativa meno devastante dal punto di vista sociale ed ambientale.
Un’alternativa condivisa con il territorio e non imposta dall’alto.
In attesa di un cortese riscontro,
saluti

Gianluca Curcio
Amministratore Unico
Italiana Vacanze Srl