Paola. La “nuova era” che non c’è: il vero sindaco è la Serranò e il Pd governa con Fratelli d’Italia!

Benvenuti a Paola, feudo di Maria Pia Serranò e di Checco “Lapo” (nel senso di… Elkann) Sbano. Se potete scappate.

La città di Paola non se la sta certo passando bene. La tanto decantata “Nuova Era” è iniziata nel peggiore dei modi e c’è chi inizia addirittura a rimpiangere di aver votato Giovanni Politano alias il fantoccio nelle mani dei potenti.
Politano è un ragazzo pulito, sia chiaro. Poco dotato intellettualmente, ma scaltro e furbo da buon politico cresciuto con Roberto Perrotta. Ha vinto le elezioni candidando giovani professionisti e buoni portatori di voti, ma soprattutto nascondendo dietro le quinte il marcio della politica paolana; su tutti gli Sbano (che rubavano il metano), Grazianeddu Di Natale e Totonno Logatto, tirapiedi dei Morrone dalla ‘mmasciata pronta all’ospedale di Paola.

Il Comune, indebitato fino al collo, con un assessore al Bilancio scarso, impalpabile, ed incapace di programmare, ha certificato una miriade di debiti fuori bilancio. Ovviamente, nessuno ha cercato rivalsa politica nei confronti dell’amministrazione che li ha fatti, perché quelli della “nuova era” mangiavano e bevevano con Roberto Perrotta e hanno avuto il merito di spacciarsi come il nuovo che avanza. Complimenti ai paolani!
Era questione di tempo e lo si sapeva, e i primi nodi stanno ormai intasando le maglie del pettine dell’ipocrisia.

La maggioranza si regge su tre tronconi, forse due. Quello di Fratelli d’Italia e quello del Pd. L’alleanza più strana del mondo ma che nella “generosa” provincia di Cosenza ha già due “modelli”: Paola – appunto – e Casali del Manco, dove c’è Carmelo Rota che fa il “Logatto”…

Tutti sanno che a Paola il vero sindaco è Maria Pia Serranò. Da circa 30 anni spolpa il Comune avendo sempre ruoli in giunta. Un vero e proprio record e questa volta la mamma di Lapo Sbano si è superata. Maria Pia fa il sindaco e Politano deve soltanto stare zitto ed eseguire i compiti. Maria Pia si atteggia a padrona del Comune. Promette a destra e a manca e muove soldi pubblici come vuole, avendo anche la delega al turismo per gozzovigliare con Fausto Orsomarcio, essendo gli Sbano suoi solidali.

Maria Pia, Checco bell’i papà, Sandra Cavallo Pazzo e Mattia gioia i zio: un quadretto vomitevole di portaborse dei Morrone, di lecchini degli Orsomarso, e di gente pagata dalla peggio politica.
Sandra porta la borsa a Lucianedda De Francesco, nuora del “mammasantissima” cosentino di Fratelli d’Italia.
Mattia bell’i zio strizza l’occhio a Orsomarso insieme a Checco Lapo.
Maria Pia fa la padrona.
Totonno Logatto e Graziano Di Natale dirigono da fuori.
E Politano? Per lui il messaggio è chiaro: a Paola comandano gli Sbano, poi Logatto. Di Natale sempre meno perché sempre più ridicolo e finito. Se non gli sta bene….lo mandano a casa dove trova il suocero con il gatto a nove code…
Povera Paola, che fine che hai fatto….