Paola. La resa dei conti tra Pd e Fratelli d’Italia è solo rimandata: protagonisti e retroscena

La resa dei conti tra Partito Democratico e Fratelli d’Italia a Paola è soltanto rimandata e non appare scontato per niente l’esito.
Che i Dinataliani siano sul piede di guerra è cosa certa. Lo sanno gli Sbano che rubano il metano e i Logattos de Morronis, e lo sa anche il sindaco Bamboccio, nel pallone più totale, che prima dedica un post ad un tifoso della Paolana aggredito a Lamezia, parlando di spranghe, di tifoseria sambiasina e poi lo rimuove dalla vergogna. Perché ovviamente un sindaco a caldo, senza nulla togliere a quel ragazzo che è stato vigliaccamente malmenato, non può commentare una notizia simile. Complimenti per lo spessore politico Giovà!
Ma torniamo alla resa dei conti.

La probabile nomina di Annalisa Apicella a caposettore a Paola è chiaramente di stampa “fratelliana” (nel senso di Fratelli d’Italia), così come rimarcato da Checco Lapo Sbano su Facebook, che spiega come Annalisa sia stata addirittura candidata con Fratelli d’Italia a Cosenza. E nella città dei Bruzi non è certo passata alla storia… anzi!
Lapo tende la mano a Di Natale e parla di rapporti sinergici, ma così non è.
Attualmente Fratelli d’Italia gode di uno stato di salute invidiabile per i caggi. Con Orsomarso al Governo, Mannarino alla Regione, De Francesco idem, a Paola gli Sbano’s e Logattos si sentono i padroni del Comune, e lo gestiscono sprezzanti del pericolo ma temono la reazione di Grazianeddu.
Il Pirillone (nel senso di suo suocero) appare in crisi. Forse ha perso un consigliere comunale, Maria Rosaria Città, che lavora alla posta di Bonifati, ma si sa, a Paola, Graziano Di Natale comanda e tutti hanno paura perché ha i voti, un gruppo solido e tanti faccendieri.
Di Natale medita lo sgarro a Sbano.
Gliel’ha promessa a Maria Pia Serranò (la madre di Lapo) poiché la Migliore Calabria ha avuto finora meno spazio in termini di visibilità e nelle nomine e nella spartizione di incarichi. Questo a Di Natale non piace e avrebbe detto ai suoi durante una riunione in segreteria di dover abbandonare la maggioranza.

Di Natale sa come muoversi. Attende il momento giusto, non prima di aver avuto riscontri da un consigliere comunale di maggioranza e uno di opposizione. Non è dato sapere se Di Natale avrà i numeri per far cadere subito il bamboccio, ma un suo allontanamento dalla maggioranza comporterà una gran figura di merda per la nuova era che perde pezzi di peso dopo nemmeno un anno di governo. Complimenti ai paolani che hanno votato ancora una volta questi lupi travestiti da agnelli pronti a vincere e far cadere giunte come in un gioco, accecati da prestigio e potere.
Casca la terra, tutti giù per terra.