Ponte sullo Stretto, al via le audizioni a Montecitorio: sotto la lente le bacchettate della Corte dei Conti

Ponte sullo Stretto protagonista oggi a Montecitorio. Le Commissioni riunite VIII Ambiente e IX Trasporti proseguiranno l’esame, in sede referente, del decreto legge di conversione del DL 35/2023 recante “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”.

Previste le audizioni  informali di rappresentanti di Kyoto Club, Italia Nostra e Wwf; di Ennio Cascetta, professore ordinario di Pianificazione dei sistemi di trasporto presso l’Universitas Mercatorum di Roma; Fabio Cintioli, professore ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università degli studi internazionali di Roma; Mauro Dolce, professore ordinario di Tecnica delle costruzioni presso l’Università Federico II di Napoli; Federico Massimo Mazzolani, professore emerito di Tecnica delle costruzioni presso l’Università Federico II di Napoli; Claudio Modena, professore emerito di Tecnica delle costruzioni presso l’Università di Padova; Francesco Russo, professore ordinario di Ingegneria dei trasporti presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Giovanni Tesoriere, professore ordinario di Costruzioni di strade, ferrovie ed aeroporti presso l’Università Kore di Enna; saranno auditi, inoltre, rappresentanti di Anita, Fiap e del Comitato “Invece del ponte – cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto”.

Intanto non si arresta la polemica sulla decisione del co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli di presentare un esposto alla Corti dei Conti con il progetto Ponte del governo che “con il decreto espone i conti pubblici”.

Dopo gli attacchi degli esponenti leghisti arriva la solidarietà del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Ha ragione Angelo Bonelli a dire che la battaglia contro la costruzione del Ponte sullo Stretto la sta conducendo Alleanza Verdi Sinistra un po’ in solitaria scrive Fratoianni –  Nei giorni scorsi Angelo era a Messina, con l’ex sindaco Renato Accorinti e con le diverse realtà locali che da anni fanno luce sull’inutilità di progetti che oggi rispolvera un Salvini in crisi di consensi. E non è un caso se Bonelli sia stato verbalmente aggredito nelle ore successive da leghisti di ogni sorta. Evidentemente – prosegue il leader di Si – conviene che nessuno faccia piena luce, su cosa significhi quest’opera, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico. Come ho più volte detto, prima di posare le pietre dell’opera, ci sono fior di nomine da fare… Noi non faremo alcun passo indietro – conclude Fratoianni – e continueremo a fare luce a raccontare la verità, dalle parti del governo e non solo, se ne facciano una ragione”.

Ma non c’è solo il nuovo esposto alla Corte dei Conti da preparare sulla vicenda Ponte. Sotto la lente degli oppositori del decreto Ponte anche la relazione che i giudici contabili (leggi qui Delibera Corte dei Conti) hanno deliberato il 29 ottobre 2018 n. 23 recante “La problematica chiusura della liquidazione di Stretto di Messina s.p.a.” con rilievi per i quali non sono ancora state formulate contestazioni per danno erariale nei riguardi dei responsabili.

La società Stretto di Messina era stata posta in liquidazione il 15 aprile 2013; il termine di un anno per la sua cessazione è da tempo scaduto quando la Corte dei Conti esamina la situazione.

La Società  Stretto di Messina ha continuato a esistere, benché in “assenza di  attività rilevanti”. E soprattutto ha continuato a pagare stipendi agli organi sociali. Da qui il richiamo dei giudici contabili alla “necessità di ridimensionare i costi della società inclusi quelli degli organi sociali” che ancora nel 2016 si attestavano sopra il milione  e mezzo.

Conti POnte Corte dei conti
Conti POnte Corte dei conti

Si tratta della relazione che mette a nudo anche le gravi responsabilità sia del contraente generale che della società Stretto che non ha mai avuto un progetto “completo” con tutte le necessarie autorizzazioni, in particolare il parere positivo della commissione tecnica Via Vas.

Anche il dossier della Camera (Dossier Camera ) illustra il faticoso percorso processuale che ancora non è definito e in cui sia Stretto che Eurolink che il consulente Parsons Trasportation Group sono sempre rimasti soccombenti. Il 18 settembre, dopo che il Tribunale ha già respinto le domande di indennizzo di Eurolink le società collegate ed anche della società Stretto, è fissata udienza per la precisazione delle conclusioni davanti la Corte di appello di Roma.

Il rischio paventato da più parti è che ora tutta l’operazione “Decreto Ponte” si risolva in una mera speculazione finanziaria.