Provincia di Cosenza, i privilegi “feudali” dei dipendenti e dei tecnici della cricca

Provincia di Cosenza: la farsa delle Posizioni Organizzative

Nei giorni passati la Provincia di Cosenza ha assegnato le (P.O.) Posizioni Organizzative con i relativi vantaggi economici e non solo. Dopo aver pubblicato il bando per la scelta delle P.O., questa si è rivelata una sorta di “farsa”, scontata e totalmente predestinata. La quasi totalità delle Posizioni Organizzative, infatti, sono state date alle stesse persone che, da sempre, le ottenevano. Sembra quasi che le P.O. siano diventate e siano considerate quasi un  privilegio di carattere feudale.

Il “colpaccio” lo fa sempre la Ragioneria, dove alla quasi totalità dei dipendenti di questo settore, viene assegnata una P. O. Seguono la Viabilità e l’Edilizia scolastica, dove quasi tutti i tecnici (ingegneri, architetti ed anche geometri) hanno ottenuto l’assegnazione.

La P.O. dell’addetto stampa non viene assegnata ad una giornalista appartenente all’ Ordine dei giornalisti, ma a un dipendente che non ha alcuna specifica competenza in tale settore (in questa P.O. lo stesso assegnatario ha il compito tra l’altro di aprire e chiudere l’enoteca e l’auditorium nelle diverse occasioni e manifestazioni). Nessuna assegnazione per gli avvocati, mentre altre nomine invece sono state date per la parte amministrativa del settore legale.

L’ultima P.O. che deve essere designata ora è quella relativa al “Coordinamento della  Polizia Provinciale”. Per assegnare la stessa al favorito di turno (che già si conosce) è stato mutato il suo profilo da Ispettore di Polizia a Sostituto Commissario con la Determina Dirigenziale n° 1644/2020.

Il numero delle P.O. assegnate rispetto agli anni passati è stato ridotto di qualche decina di unità, ma rimane sempre un numero elevato per i pochi dipendenti rimasti. Se infatti si escludono i dipendenti di categoria B e C sono pochi quelli rimasti senza P. O. Ci si pone allora una domanda:

Ma se i dipendenti sono diminuiti e rimasti in pochi come mai il numero delle P.O. è così elevato? E’ veramente necessario assegnarne una a quasi ogni funzionario di ogni settore? Non sarebbe invece bastato assegnare una oppure anche due P.O. per ogni settore? Poiché, peraltro, le Province non navigano certo nell’ oro… O no?

Lettera firmata