Reggina, ora escono fuori gli scheletri dagli armadi. Parisi: “Le nefandezze gestionali al Sant’Agata di chi è fuggito”

Gabriele Parisi, ex portiere della Vibonese, è stato preparatore dei portieri del settore giovanile nell’ultima stagione della Reggina. Questo il suo post su Facebook, al quale speriamo ne seguano altri da parte solo delle persone oneste che hanno lavorato al Sant’Agata, utile a far capire quanto sia stata marcia la gestione da parte del management:

Eccoci qui, fine dei giochi.

È giusto adesso che tutti sappiano cosa è accaduto da Settembre scorso perché probabilmente alla luce degli ultimi fatti solo così si capisce da dove è partito tutto.
Giusta o sbagliata che sia questa sentenza, il modus operandi “Reggina” era già noto da tempo agli addetti ai lavori.
I tecnici del settore giovanile sono indietro di (almeno) 4 mensilità, ma andiamo con ordine.
La maggior parte di loro (me compreso) ha sottoscritto un accordo (NON FEDERALE) a titolo di mero rimborso spese nel mese di Agosto 2022. Con il trascorrere dei mesi ci si chiedeva quale sarebbe stata la prima data utile in cui sarebbero stati percepiti i primi compensi, giungendo in questa situazione a Dicembre 2022. Il 20 del mese personalmente mi reco in sede per chiedere spiegazioni facendo presente le varie scadenze “bucate”, ma le risposte che udii parvero da subito imbarazzanti e allarmanti:
“attendiamo l’ok da Roma“
” Dobbiamo sentire Lamezia”
“il diritto alla retribuzione non si matura alla fine del mese ,bensì dopo QUARANTACINQUE giorni dalla fine del mese, perciò nonostante quanto scritto sul contratto é questa la Vision societaria”.

Queste le risposte date proprio da quei soggetti che qualche mese fa sono FUGGITI dimettendosi, mentre gli stessi ragazzi che percepivano a singhiozzo questi rimborsi spese (irrisori per giunta) non hanno mai fatto mancare il loro contributo.
Questa prassi era conosciuta, accettata ed avallata da coloro che lavoravano all’interno, fin quando non è arrivato il loro turno.

Perché nessuno di noi ha fatto o detto nulla prima ??
Semplice, ciascuno ha messo davanti a tutto ciò il bene della Reggina, dei ragazzi che abbiamo seguito per 10 mesi sommando a ciò anche l’ l’illusione di riuscire a recuperare quanto più possibile prima o poi.

Ci siamo stupiti in questi giorni di quanto accaduto gridando allo scandalo, ma la verità è che le nefandezze gestionali erano conosciute da coloro che lavoravano dentro il Sant’ Agata: gli stessi che hanno eseguito con omertà e servilismo, proprio loro che sono FUGGITI a Giugno appena è scoppiato il caos. Ah, sono Reggini, di Reggio Calabria e amano la maglia.

Arrivederci Reggina, torna vera, nobile e bella. Torna.