Reggio, agguato ad Arghillà: ucciso un tabaccaio vicino alla cosca Condello

Un uomo di 50 anni, Francesco Catalano detto Ciccio u bumbularu, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco intorno alle ore 20 di questa sera mentre rincasava nel suo appartamento situato ad Arghillà, nella zona collinare nord di Reggio Calabria. Catalano era un tabaccaio e aveva l’attività a Gallico. Gli assassini gli hanno teso un agguato aspettandolo nel cortile del suo condominio ed esplodendo diversi colpi di pistola mentre l’uomo era ancora a bordo della sua utilitaria – una Fiat 600 – che aveva appena parcheggiato. La polizia di Stato sta svolgendo le indagini e gli inquirenti – secondo le prime ricostruzioni – avrebbero già ricostruito i legami della vittima con le cosche della ‘ndrangheta cittadina.

La vittima era rivenditore di tabacchi e bombole a gas nel vicino quartiere di Gallico, nei pressi dello svincolo autostradale. Conosciuto come Ciccio u bumbularu, l’uomo, con precedenti, nel 2006 era rimasto coinvolto nell’operazione anti ‘Ndrangheta “Vertice” contro la cosca Condello di cui era ritenuto vicino. E non è escluso che l’ omicidio possa essere maturato nell’ambito della spartizione del controllo del rione Gallico che già ad inizio dello scorso anno aveva portato ad altri eccellenti omicidi tra esponenti di clan locali.
Esattamente un anno fa, era la sera del 15 febbraio, sotto i colpi sparati da almeno due killer, veniva ucciso di ritorno a casa, Pasquale Chindemi, ritenuto affiliato alla cosca Condello, in particolare appartenente al gruppo degli Araniti. A distanza di un mese, la sera del 15 marzo, un altro agguato in cui morì la 47enne Fortunata Fortugno, nonostante il vero bersaglio dei killer fosse Demetrio Logiudice, noto pregiudicato vicino ai clan di Archi. Agguato per il quale a distanza di alcuni mesi gu arrestato fra gli altri proprio il figlio di Chindemi, Paolo 29 anni, ritenuto dagli inquirenti il sicario di quell’azione criminale. Sull’episoSullindaga la polizia di Stato.