Reggio piange l’assurda morte dell’avvocato Pellicanò: la rabbia di amici e cittadini

di Vincenzo Comi

Fonte: Citynow (https://www.citynow.it/reggio-calabria-morte-avvocato-vento-tempesta-maltempo-citta-sconvolta/)

Non si può morire così. Colpiti fatalmente dal tronco di un albero mentre si passeggia tranquillamente vicino casa insieme ai propri cani. Difficile trovare le parole per riepilogare la giornata di oggi.

Tempesta a Reggio: disagi e danni in città. Poi la tragedia

La mattinata di tempesta del 20 maggio inizia con un primo gravissimo campanello d’allarme. Crollano in via Demetrio Tripepi e via Saverio Vollaro i pannelli che delimitano l’area di cantiere di piazza De Nava. Nessun ferito per fortuna. ‘Solo’ qualche danno ad un paio di autovetture e parecchi disagi alla circolazione.

Il museo chiude e i reggini si svegliano con la prima brutta notizia. Ma è nulla rispetto a quanto sarebbe successo da lì a breve.

Seguono una serie di piccoli disagi, purtroppo noti ai reggini in giornate come queste. Cassonetti ovunque, con spazzatura e mastelli volanti, monopattini e motorini sdraiati sull’asfalto e poi la consueta ‘pioggia di rami‘.

Sono proprio gli alberi a preoccupare, nel corso della mattinata, gli automobilisti reggini, al volante con il naso all’insù nella speranza di non essere travolti da un grosso tronco.

Prima la paura in zona sud, in via Polistena dove si stacca da un fabbricato il tetto di un arttico, poi una serie di cedimenti di interi alberi (Via Melacrino, Via Vittorio Veneto, Gallina, Pentimele, Via Galileo Galilei, Corso Matteotti e tante altre strade) che causano il panico tra gli automobilisti.

Rimbalza poi in città la notizia di un uomo schiacciato da un albero mentre passeggiava col proprio cane. Proprio così, un residente di via San Giuseppe, Giovanni Pellicanò avvocato conosciuto in città, ha perso la vita perchè colpito fatalmente da un albero a causa del vento. La cronaca della mattinata termina qui.

Addio all’avv. Pellicanò, la rabbia di amici e cittadini

Un sabato mattina che difficilmente dimenticheremo. Troppi gli alberi caduti, uno dietro l’altro in città.

Certo, nessuno avrebbe potuto prevedere il dramma di oggi con il triste epilogo. Ma di certo, qualcosa in più forse si sarebbe potuto e dovuto fare. Del resto è evidente l’incuria che si avverte passeggiando nella nostra città e il degrado in alcune zone rappresenta un fatto noto ed una triste realtà.

A puntare il dito evidenziando le presunte responsabilità dell’amministrazione comunale ci hanno pensato i cittadini, infuriati dopo l’accaduto:

“Perchè non è stata firmata un’ordinanza di interdizione al traffico nelle strade più a rischio…tragedia super annunciata…perchè non è stata fatta la potatura in quella maledetta pineta? Io sotto l’albero c’ero passata 6 minuti prima. Viviamo in un non luogo affidandoci al fato come i nostri antenati. Ma possibile che bisogna aspettare le tragedie per intervenire?”.

Questi alcuni dei tantissimi messaggi apparsi sui social nel pomeriggio di oggi. Cittadini a dir poco arrabbiati per la cattiva manutenzione in città e per le innumerevoli denunce fatte in passato.

Perchè, aggiungiamo noi, non si è dato ascolto alle tante segnalazioni dei residenti del rione Gebbione che hanno denunciato il pericolo?

E ancora.

“Esigo che la Procura della Repubblica accerti eventuali responsabilità – scrive un amico dell’avvocato Pellicanò – su chi doveva provvedere alla manutenzione degli alberi a rischio caduta. Non è la prima volta che succede e questo perchè nessuno addetto provvede alle manutenzioni previste per legge. E’ morto un essere umano, probabilmente per negligenza e imperizia di chi doveva provvedere alle manutenzioni ordinarie”.

Nelle prossime ore, ne siamo certi, la magistratura avvierà le indagini per accertare eventuali responsabilità. Compito invece dell’amministrazione sarebbe quello di verificare adesso eventuali lesioni ad alberi rimasti ‘in piedi’ per evitare altri crolli. Intanto la città è ancora sconvolta per l’accaduto.