Rende, il blitz al cinema Santa Chiara

Eravamo in quattro, tre ragazzi ed io. Siamo piombati come falchi all’ingresso del cinema Santa Chiara che si stava inaugurando a Rende e, armati dei volantini, li abbiamo distribuiti ai presenti.

I ragazzi non ne perdevano uno, maschio o femmina, vecchio o giovane non importava. Ognuno doveva avere il nostro volantino. Io sono sgusciato all’interno della sala dal lato destro e sono giunto fino ai piedi del palco dove c’era uno sbalordito Manna con la Pasqua e altri che non conosco, c’era Leporace anche lui un po’ sconcertato.

Marcello Manna
Marcello Manna

Ho allungato il volantino a Manna. Lui lo guarda basito. «Chi è lei?», tuona. «Gianfranco De Franco», rispondo. «Ah, quello che scrive sempre» ribatte. Era chiaro il suo imbarazzo e la sua incapacità di rispondere a tono. Proseguo imboccando il lato sinistro per prendere l’uscita. Intanto distribuisco volantini agli increduli presenti. Riguadagno l’uscita. Ci sono alcuni dipendenti comunali. Uno mi sussurra «ce l’ho in tasca, lo leggo dopo». In lui ho visto la paura di farsi vedere leggere quel testo blasfemo.

Arriva un bel ragazzo sorridente. Uno di classe. E’ un avvocato, mi dicono. E’ consigliere comunale. Uno dei ragazzi gli allunga il volantino, quello istintivamente lo prende. Una rapida occhiata per rendersi conto di cosa si trattasse. I suoi lineamenti belli si trasformano. Diventa scuro in volto. Arrotola il volantino e sbotta «Dove posso buttare questa porcheria?». Cercava un gettacarte. Che non c’era.

Intanto i ragazzi avevano tappezzato la reception di volantini. Tutti presi e buttati da qualche parte. La confusione regnava sovrana. Molte persone presenti mi hanno avvicinato e chiesto cosa fosse il volantino. Alla spiegazione veloce e al mio invito a leggere sorridevano compiaciuti.

Chiacchieravamo e sorridevamo quando una voce femminile grida rivolta a me: «Avete tenuto chiusi i locali per 35 anni. Cosa volete?». Ho solo risposto: «Sei davvero ingenerosa».

A questo punto il blitz era da considerarsi riuscito e concluso. Avevamo ottenuto il risultato voluto. Ci siamo ritirati altrettanto velocemente di come eravamo venuti non senza applicare ai tergicristalli delle auto in sosta i residui volantini.

IL TESTO DEL VOLANTINO

“ATTRIBUZIONI INDEBITE”

Il novello cuculo porta i suoi piccoli nel nido altrui

Il sindaco di Rende, Manna, si appropria della paternità di importanti opere realizzate dagli amministratori socialisti riformisti e, novello cuculo, porta i suoi piccoli (assessori) nel nido di altri per farli crescere.

Oggi si inaugura il cinema Santa Chiara, restaurato e riportato, in meglio, agli antichi splendori. Aveva chiuso i battenti molti anni fa, allorché la famiglia Garofalo, che lo aveva aperto nel lontano 1925 e gestito per decenni, non potette ulteriormente sostenerne la gestione.

Il Comune di Rende, durante le sindacature di Franco Casciaro, Sandro Principe ed Umberto Bernaudo, ha acquistato l’immobile dalla famiglia Garofalo e ne ha curato la progettazione di ristrutturazione-restauro, il finanziamento e l’appalto dei relativi lavori. E’ necessario precisare che la ricostruzione sull’andamento dei lavori fatta temerariamente da un consigliere comunale del Laboratorio civico, è omissiva e priva di fondamento.

È utile ricordare che il cinema Santa Chiara, unitamente all’ampliamento del Museo Civico ed alla ristrutturazione di palazzo Vercillo-Martino, è stato inserito in un finanziamento per 3,5 milioni di euro, con fondi Europei, dalla Giunta Regionale guidata dall’on. Agazio Loiero, con Sandro Principe assessore alla Cultura. Sempre oggi è stata apposta al ponte che unisce Rende e Cosenza in prossimità del parco Robinson, la targa di intitolazione dell’infrastruttura all’avv. Salvatore De Luca, rendese illustre. Il ponte fu realizzato interamente dal comune di Rende, senza alcun contributo della città di Cosenza, nei primi anni ‘80, sindaco Sandro Principe. La delibera di intitolazione fu adottata dall’ultima amministrazione riformista.

È utile ricordare che il cinema Santa Chiara, unitamente all’ampliamento del Museo Civico ed alla ristrutturazione di palazzo Vercillo-Martino, è stato inserito in un finanziamento per 3,5 milioni di Euro, con fondi Europei, dalla Giunta Regionale guidata dall’on. Agazio Loiero, con Sandro Principe assessore alla Cultura. Sempre oggi è stata apposta al ponte che unisce Rende e Cosenza in prossimità del parco Robinson, la targa di intitolazione dell’infrastruttura all’avv. Salvatore De Luca, rendese illustre. Il ponte fu realizzato interamente dal comune di Rende, senza alcun contributo della città di Cosenza, nei primi anni ‘80, sindaco Sandro Principe. La delibera di intitolazione fu adottata dall’ultima amministrazione riformista. In entrambi casi è venuto meno finanche il garbo, anzi l’educazione istituzionale. Gli amministratori che hanno reso possibile l’opera non sono stati neanche invitati. Forse sarebbe stato il caso che per celebrare la riapertura del Santa Chiara e “l’inaugurazione” del ponte “Salvatore De Luca”, si fosse proiettato il film con Jack Nicholson “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. 

PS: Tutto è stato filmato e fotografato, ma abbiamo deciso di non pubblicare foto per evitare che i dipendenti comunali che si sono intrattenuti con me e con i ragazzi possano subire ritorsioni.

Gianfranco De Franco

Insieme per Rende