Sistema Rende, il cerchio magico e gli affari in comune tra Manna e Principe

A Rende, anche poche settimane prima del blitz della DDA, andava ancora in onda il solito, vecchio e stantio gioco delle parti. E le “cruscate” piccanti in risposta alle finte truppe cammellate del rais che facevano polemica sul nulla per evitare di parlare di argomenti seri, ne sono la chiarissima testimonianza. Così come oggi Manna, che è terrorizzato da quanto sta scoprendo giorno dopo giorno la DDA e dalle dichiarazioni che faranno su di lui gli arrestati, fa il falso garantista… 

Ma vediamo quali sono gli affari in comune tra i due potentati. Il primo è quello degli uffici di Rende sempre in mano ai vecchi fidi del principato che continuano a favorire i soliti noti: chi sono i soliti noti?

Carlo Stellato
Carlo Stellato

Iniziamo dal mitico Carlo Stellato, padrone assoluto e totale dell’ufficio tecnico il cui funzionario Vena gli firma tutto quello che vuole.

Basti pensare, per esempio, al cambio di uso del sotterraneo del palazzo di via Marconi affittato in contanti a un gruppo di cinesi che ci hanno aperto un centro commerciale di 2000 mq…

Certo, qualcuno dice che lo Stellato si è avvalso delle solite teste di legno che hanno autocertificato tutto, ma un funzionario dell’ufficio tecnico deve avere gli occhi foderati con qualcosa di spesso per non conoscere il territorio ed i locali di cui si parla, anche perché lo stesso funzionario ha negato il cambio di uso al magazzino adiacente a quello di Stellato di proprietà di Gianfranco Mirabelli, che ultimamente non è nelle grazie del rais.

Ovviamente in questa vicenda gli occhi foderati li hanno pure i funzionari dell’ufficio commercio del Comune di Rende, i quali hanno accuratamente evitato sopralluoghi… la pratica sarà stata sicuramente la quarta cosicché non è capitata tra quella per i controlli a campione… (e che caso direbbe il mitico Ezio!).

Ma anche i vigili del fuoco si sono fidati perché altrimenti avrebbero constatato che i locali mancano di uscite di emergenza, di scivoli per i disabili e delle normative antincendio.

Così come i vigili urbani si sono guardati bene anche dal solo passarci per caso… E che dire delle altre forze dell’ordine? Fanno finta di nulla…

Ovviamente il buon sindaco, detto Marcello il pentito, in tutt’altre faccende affaccendato insieme alla sua giunta estera ben si guarda dal chiedere conto di questi strani casi.

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Perché vorremmo ricordare che lo stesso Stellato ha aperto un analogo locale sotto il Marconi dandolo in fitto a Trony: parcheggi trasformati in negozio. Questo è l’ultimo business di chi a Rende ha fatto miliardi bruciando i piccoli artigiani che hanno avuto la sventura di fidarsi e di vedersi negato il dovuto.

Tanto lui è Stellato, quindi può permettersi di non pagare e di sbeffeggiare questi poveri cristi che fanno la fila davanti al Blanco nella speranza di potergli pietire qualche euro.

Tanto le segnalazioni, gli esposti, le denunce vanno tutte nel cesso di qualche ufficio del Comune di Rende. Questa è Rende, bellezza: se fai parte del cerchio magico bene, se no cittu e zampa u ruaspu.
Ovviamente non è il solo del cerchio magico rendese, ce ne sono ancora altri che a Rende continuano a fare quello che vogliono.
Ora, il sindaco insieme alla sua giunta estera è a conoscenza di questi movimenti?

Perché se li sanno e tacciono è grave, mentre se non li sanno è ancora più grave perché significa che non sanno quello che accade nel territorio che governano da oltre due anni.